
Due talenti irlandesi conquistano il più alto riconoscimento del giornalismo mondiale. Declan Walsh, penna affilata della contea di Mayo, e Ivor Prickett, obiettivo sensibile originario di Cork, hanno vinto il Premio Pulitzer per il Giornalismo Internazionale grazie alla loro intensa e coraggiosa copertura della guerra civile in Sudan per il New York Times.
Basato a Nairobi, Walsh è il corrispondente capo per l’Africa del prestigioso quotidiano americano. Al suo fianco, il fotografo Prickett ha contribuito con immagini potenti che raccontano l’orrore e l’umanità in un conflitto devastante. Il loro lavoro ha portato alla luce non solo le ferite del Sudan, ma anche il controverso coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti nella guerra.

Il riconoscimento arriva in un periodo critico per il giornalismo, tra pressioni politiche e crescenti minacce legali. Marjorie Miller, a capo dei Premi Pulitzer, ha lodato il coraggio di “redazioni indomabili” che continuano a sfidare la censura e a difendere la verità.
Declan Walsh, espulso dal Pakistan nel 2013 per i suoi articoli scomodi, è una voce autorevole in prima linea sui fronti più caldi del mondo. Prickett, già vincitore al World Press Photo, continua a impressionare per la sua capacità di catturare la realtà con rara profondità visiva.















