
Appuntamento a Colonia il 17 maggio 2025 con una selezione di old masters e dipinti del 19° secolo per la grande asta primaverile firmata Lempertz.
Una trama rossastra sottende alla scena, screziando di cromie terrose il cielo e la vegetazione tutt’intorno. Ma intorno a cosa? Intorno a Cristo e la Samaritana, protagonista dell’opera di Francesco Albani. Tra i top lot dell’asta old master di Lempertz, il lavoro pittorico poggia la sua creazione sul rame, materiale che nel XVII secolo si diffuse proprio grazie all’operato dell’autore. Collocata tra 1610 e il 1617, l’opera è infatti un grande esempio di barocco romano di scuola bolognese con un’eccezionale qualità e provenienza. Per lungo tempo, fino alla Rivoluzione francese, fu di proprietà dei duchi d’Orléans e fece parte di una delle più sfarzose collezioni d’arte principesche d’Europa, quella del Palais Royal di Parigi. Ora proveniente dalla Collezione Colbert, il lavoro stima 100-150 mila euro.
Rimasta per tre generazioni in una collezione privata e sconosciuta al pubblico, Natura Morta con Fiori e Frutta di Jan Davidsz. de Heem strappa una valutazione ben più alta. 1-1,5 milioni di euro la stima per un lavoro considerato tra i migliori del pittore olandese, a sua volta riconosciuto come uno degli autori principali dell’intero Secolo d’Oro della pitture morte in Olanda, il XVII. Come indicato dall’esperto Fred G.Meijer, “come in tutti i suoi dipinti, de Heem ha osservato ed eseguito ogni dettaglio con la massima precisione possibile, il che rende il dipinto ugualmente affascinante per gli amanti delle belle arti, i botanici e gli entomologi”.
Sfogliando il catalogo, è un’altra natura morta a spiccare. Una riflessione sulla Vanitas ad opera di Willem Kalf, che come spesso accade nel genere ha il suo centro simbolico nell’espressione della caducità dell’esistenza. Il dipinto, emerso durante l’inventario di un immobile in vendita, si distingue per il tono raccolto e meditativo: una candela spenta, un limone tagliato e una scatola di frutta candita simboleggiano il carattere effimero del gusto e della vita.
Una doppia tela compone il lotto firmato Michele Marieschi (stima 80-120 mila euro), due capricci architettonici che trasportano l’osservatore in un immaginario paesaggio fatto di rovine, capanne e figure immerse in uno scenario bagnato di luce. Fu pensata per la devozione privata la Madonna con bambino di Giovanni Pietro Rizzoli, detto Giampietrino (stima: 60-80 mila euro). Una piccola tavola da intendersi come replica autografa di una delle sue composizioni più riuscite, la cui tecnica pittorica è tutt’altro che estranea all’influenza di Leonardo da Vinci. Sintesi tra paesaggistica e arte religiosa è la Madonna con Bambino, San Giovanni Battista, Santa Caterina d’Alessandria e due angeli del fiorentino Andrea di Giusto, datata 1435-1440 e stimata 40-45 mila euro. Tra poco meno di cinque giorni la sintesi andrà trovata tra domanda e offerta, in un’asta che potrebbe regalare alcuni importanti risultati per il settore.














