Dopo l’incanto dedicato all’arte antica, Dorotheum presenta due ulteriori aste a Vienna: arte moderna il 20 e arte contemporanea il 21 maggio 2025.
A spiccare in catalogo è l’opera di uno dei più grandi artisti austriaci della storia, simbolo del Secessionismo d’inizio Novecento che ancora oggi influenza e indirizza la vita culturale della città. Parliamo di Egon Schiele e del suo Nudo femminile, appoggiato su un braccio (stima 400-600 mila euro). Una gouache con acquerello e matita del 1912 che raffigura probabilmente la compagna di lunga data dell‘artista, Wally Neuzil. Stretta, avvitata su se stessa la figura femminile ci appare impenetrabile e lontana. Si trova infatti in una posa inusuale, vista dall’alto, con alterne rotazioni del corpo e la testa bruscamente piegata verso il basso. Sempre su carta, sempre da Vienna, il disegno a matita Figura che legge o canta, vista di fronte (stima 40-60 mila euro), realizzato da Gustav Klimt nel 1907.
Dal fasto asburgico muoviamo verso la campagna russa, dove s’ambienta il paesaggio notturno di Marc Chagall. Le retour au village presenta tutti gli attributi più amati del pittore: la coppia di amanti, un bouquet di fiori e la luna. Tris che porta la stima per il dipinto a 200-300 mila euro. Una natura ancora più incontaminata fa capolino in Paysage à Cagnes di Pierre-Auguste Renoir. Ambientato nel sud della Francia, a Cagnes-sur-Mer, oggi sede del Musée Renoir, il dipinto presenta tutti i principi fondanti dell’Impressionismo, dall’approccio en plein air alla gestione libera della pennellata. Da qui alle vette innevate di Alfos Walde (Rast, stima 70-130 mila euro), prima di tornare in città, ma a una città ideale, cerebrale: la Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico (stima 250-350 mila euro), impalpabile ma ammaliante come tutti i misteri.
Stime alla mano, da segnalare anche il passaggio in asta di Surrounded Islands di Christo (280-360 mila euro), che documenta invece le fasi preparatorie di uno dei progetti più celebri del duo che l’artista formava con la moglie Jean-Claude: la temporanea “incorniciatura” di undici isole nella Biscayne Bay, in Florida, realizzata tra il 1982 e il 1983 con 61 metri di tessuto rosa acceso. Di notevole valutazione anche Garten in Döbling (stima 100-180 mila euro) di Carl Moll, un tempo appartenuto al medico Julius Tandler, importante riformatore sociale della Vienna Rossa nel periodo tra le due guerre; così come Selbstportrait mit Engel/Kleiner Harlekin (stima 200-300 mila euro) di Maria Lassnig.
Infine, grande spazio dedicato all’avanguardia italiana, col tondo di Emilio Vedova, intitolato Non Dove (1987, stima 150-200 mila) e caratterizzato da un impressionante diametro di 2,8 metri. Di Piero Dorazio, pioniere della pittura astratta in Italia, viene proposto un dipinto del 1962, una complessa rete di linee vivaci e campiture di colore (stima 240- 320 mila euro). Anche le opere di Carla Accardi, come Azzurro-Rosso n. 2 (1961, stima 100-150 mila euro), testimoniano la forza e la vitalità del Gruppo Forma 1, fondato a Roma nel 1947. E soprattutto certificano la qualità di un catalogo ampio ed eterogeneo, simbolo di un appuntamento d’asta tra i più attesi della stagione.
