Print Friendly and PDF

L’arte programmata, tra rigore e stupore: quattro artiste in scena da 10 A.M. ART

"X Incantamento. Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp, Esther Stocker", Galleria 10 A.M. ART, Milano, photo by Mattia Mognetti. "X Incantamento. Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp, Esther Stocker", Galleria 10 A.M. ART, Milano, photo by Mattia Mognetti.
"X Incantamento. Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp, Esther Stocker", Galleria 10 A.M. ART, Milano, photo by Mattia Mognetti.
“X Incantamento. Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp, Esther Stocker”, Galleria 10 A.M. ART, Milano, photo by Mattia Mognetti

X Incantamento è il titolo della mostra che 10 A.M. ART dal 22 maggio al 4 luglio 2025, a Milano, dedica a quattro artiste di diverse generazioni, ma la cui ricerca si inserisce a vario titolo nel solco dell’arte programmata: Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp ed Esther Stocker.

Tutto è racchiuso nel titolo, particolare ed evocativo, preciso e poetico, come il significato sotteso: X Incantamento. “X” come evidenza progettuale, il rigore che costruisce ogni opera d’arte programmata. “Incantamento”, come scritto in uno dei più noti sonetti di Dante, “Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento“, che l’opera in questione stimola nell’osservatore, chiamato a integrare con la propria personale percezione il dato estetico proposto.

Contrasto armonioso, questo, che accomuna il lavoro delle quattro artiste – Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp ed Esther Stocker – che la galleria 10 A.M. ART di Milano espone insieme, in un gioco di assonanze e divergenze che ridondano il concept della mostra. L’esposizione muove così dagli anni Sessanta fino alle produzioni più recenti delle autrici: dalla progressione delle Dinamiche Circolari fino alle Gradazioni di Marina Apollonio (Trieste, 1940), il tema della variazione ritmica che si libera nel colore con Lucia Di Luciano (Siracusa, 1933), il rigore cinetico che diviene campitura aperta e dialogante in Helga Philipp (Vienna 1939-2002) e infine la griglia decostruita degli spazi tensivi e liberi di Esther Stocker (Schlanders, 1974).

Il desiderio di un’arte depersonalizzata, che, pur in modo variabile, sta alla base dei linguaggi delle quattro artiste, mette quindi in evidenza l’ambiguità dell’apparenzascrive il curatore della mostra Gianluca Ranzi e la iscrive, attraverso il metodo del dubbio sul reale, in una visione complessiva della natura, non soltanto psicologico-gestaltica, bensì estesa alla scienza ed al mondo delle cose. La teoria e poi la sua ricaduta nell’opera svelano via via dei punti di conoscenza che sono felici, ma sempre temporanee, approssimazioni, sono virtuose eccezioni all’ordine che svelano quanto il caos sia indissolubile dal cosmo“.

"X Incantamento. Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp, Esther Stocker", Galleria 10 A.M. ART, Milano, photo by Mattia Mognetti.
“X Incantamento. Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp, Esther Stocker”, Galleria 10 A.M. ART, Milano, photo by Mattia Mognetti.
“X Incantamento. Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp, Esther Stocker”, Galleria 10 A.M. ART, Milano, photo by Mattia Mognetti
“X Incantamento. Marina Apollonio, Lucia Di Luciano, Helga Philipp, Esther Stocker”, Galleria 10 A.M. ART, Milano, photo by Mattia Mognetti

Commenta con Facebook