
ARCOlisboa, la fiera internazionale di arte contemporanea organizzata da IFEMA MADRID e dalla Câmara Municipal de Lisboa, celebrerà la sua ottava edizione dal 29 maggio al 1° giugno nella sua sede abituale della Cordoaria Nacional, confermando ancora una volta la capitale portoghese come punto d’incontro per collezionisti, galleristi, artisti e professionisti da tutto il mondo.
Con 83 gallerie provenienti da 17 paesi, ARCOlisboa offre una panoramica sulla scena artistica portoghese in un dialogo con l’arte spagnola e internazionale. La fiera sarà suddivisa in tre sezioni principali: il Programma Generale con 61 gallerie e una serie di sezioni curate; Opening Lisboa con 18 gallerie; e As Formas do Oceano (Le Forme dell’Oceano) con 5 gallerie.
Quest’anno, le gallerie portoghesi rappresentano oltre il 36% del totale, con 30 gallerie partecipanti. Il segmento internazionale rappresenta il 64%, ovvero 53 gallerie, principalmente dall’Europa, con una significativa presenza da Spagna, Germania, Italia e Brasile.
ARCOlisboa, curata da Maribel López – la stessa direttrice di ARCOmadrid – si configura come una fiera più piccola rispetto alla sorella maggiore madrilena, ma di interesse per chi osserva i movimenti del mercato artistico iberico. La sede si conferma nella suggestiva Cordoaria Nacional – ex opificio per la produzione di corde navali, oggi trasformato in un affascinante spazio espositivo che si presta bene all’incontro tra le pratiche artistiche contemporanee e la valorizzazione del contesto storico portoghese.
Sebbene gran parte del focus sia dedicato alla scena nazionale, non mancano gallerie con una visibilità internazionale sempre più solida. Ne è un esempio Madragoa, fondata dall’italiano Matteo Consonni, ex direttore di Franco Noero a Torino, oggi attivo su numerosi fronti fieristici tra Milano, Dubai, Lisbona e Madrid, appunto.
Anche Cristina Guerra, gallerista di riferimento in Portogallo – nota per aver rappresentato artisti come Lawrence Weiner – torna protagonista ad ARCOlisboa, accanto a figure come Pedro Cera, molto attivo in questi anni anche fuori dai confini nazionali (ha infatti aperto, nel 2024, una sede a Madrid, rafforzando ulteriormente la propria presenza sul mercato iberico).
Tra le presenze più interessanti sul fronte internazionale figurano gallerie brasiliane come Vermelho, che torna a Lisbona dopo alcune edizioni di assenza, e Bianca Boeckel, che ha da poco inaugurato un secondo spazio a San Paolo, consolidando così il proprio impegno nel circuito globale.

Il cuore pulsante della fiera è il Programma Generale, in continua crescita e che quest’anno includerà 61 gallerie, selezionate dal Comitato Organizzativo. Tra le nuove partecipazioni figurano Travesía Cuatro, Duarte Sequeira, Set Espai d’Art ed Each Modern, mentre altre gallerie ritornano: Nuno Centeno, Rosa Santos, Fonseca Macedo e Galería de las Misiones. Altre ancora, come Bianca Boeckel, appunto, e Nave, passano dalla sezione Opening Lisboa al programma generale. Tra i nomi consolidati: Bruno Múrias, Francisco Fino, Vera Cortês, così come Carlier | Gebauer, Leandro Navarro, Sabrina Amrani e 3+1 Arte Contemporânea.
Anche i progetti SOLO, parte del Programma Generale, saranno protagonisti, offrendo un focus approfondito sul lavoro di artisti internazionali, tra cui: Karlo Andrei Ibarra (ATM), Klaas Vanhee (Silvestre Gallery), Amélie Esterházy (Behncke), Manuel M. Romero (Artnueve), Ricardo Cases (Ángeles Baños), Sonia Navarro (T20), Miki Leal (El Apartmento), Justin Weiler (Romero Paprocki) e Diogo Pimentão (Encounter).
La sezione Opening Lisboa, curata da Sofía Lanusse e Diogo Pinto, esplorerà nuovi linguaggi e spazi artistici. Saranno 18 le gallerie presenti, tra cui 4710 Gallery (vincitrice dell’Opening Lisboa Award 2024), Beta Contemporary, Salgadeiras e Kandlhofer (alla loro seconda partecipazione), e numerose nuove presenze come ADZ gallery, Simo Bacar, Contemporary Cluster, Ackerman Clarke, Río & Meñaka, Moria galería, Dialogue e Salon Comunal.
Lo spazio Opening Lisboa sarà progettato dallo studio di architettura portoghese Feeders.
Il programma si completa con la sezione As Formas do Oceano (Le Forme dell’Oceano), curata da Paula Nascimento e Igor Simões, dedicata alle relazioni tra Africa, la sua diaspora e altri territori. Parteciperanno 5 gallerie: African Arty (Marocco), Afronova (Sudafrica), Christophe Person (Francia), Karla Osorio (Brasile) e Reiners Contemporary Arte (Spagna).
ArtsLibris sarà di nuovo presente ad ARCOlisboa con circa trenta espositori nazionali e internazionali, nella sede del Torreão Nascente da Cordoaria, ad accesso gratuito per il pubblico. Oltre a pubblicazioni artistiche, fotolibri, editoria indipendente e digitale, lo spazio ospiterà anche le ArtsLibris Speakers Corner, con presentazioni e dibattiti da parte degli editori partecipanti. Come approfondimento teorico, torna anche il programma di dibattiti e riflessioni supportato dalla Fundação Millennium bcp, con i Millennium Art Talks organizzati da EGEAC-Cultura Lisboa e curati da Filipa Oliveira.

ARCOlisboa ha posto particolare attenzione alla promozione internazionale, potenziando il proprio programma dedicato a collezionisti e influencer, che porterà a Lisbona oltre 150 ospiti, tra direttori di istituzioni, curatori e altri professionisti del mondo dell’arte. Una strategia chiave per rafforzare questa importante piattaforma portoghese nel mercato globale.
Anche quest’anno, numerose aziende private nazionali e internazionali parteciperanno alla fiera attraverso premi e acquisizioni, come il Fundação Millennium bcp Award per il miglior stand; l’Opening Lisboa Award; l’Acquisition Award della Studiolo Collection – Candela A. Soldevilla e il MACAM Acquisition Award.
ARCOlisboa sarà protagonista di una vera e propria settimana dell’arte, collaborando – come nelle passate edizioni – con le principali istituzioni culturali locali e offrendo un programma culturale parallelo con inaugurazioni, visite a mostre e collezioni private, e altri eventi. Con una formula che unisce qualità curatoriale, attenzione alla scena locale e apertura internazionale, ARCOlisboa si conferma come un crocevia culturale che valorizza il dialogo tra territori, generazioni e pratiche artistiche. In un contesto suggestivo come quello della Cordoaria Nacional, l’arte torna protagonista a Lisbona, riaffermando il ruolo della città come polo dinamico del panorama creativo europeo














