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Arte e cultura dalla Corea. Grande mostra al Museo Rietberg di Zurigo

Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi) Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi)
Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi)
Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi)
Hullayu! L’onda coreana è il titolo di un percorso espositivo che esplora l’eclettico e vibrante fenomeno dell’ondata coreana

Al Museo Rietberg di Zurigo è in corso un’interessante mostra – organizzata in collaborazione con il Victoria & Albert Museum di Londra – che descrive l’arte e la cultura della Corea. Hullayu! L’onda coreana, è il titolo di questo inedito percorso espositivo, che esplora l’eclettico e vibrante fenomeno dell’ondata coreana. A partire dai bellissimi oggetti della tradizione, come altari votivi, paraventi, costumi, copricapi, fino agli abiti di scena dei giovani gruppi musicali che hanno dato vita al fenomeno globale del K-POP (Korean Pop), la mostra attraversa liberamente periodi e linguaggi alti e bassi.

 

Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi)
Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi)

L’esposizione presenta oltre 200 oggetti per ripercorre le origini della hallyu (onda) coreana, neologismo che indica l’incremento della diffusione globale della cultura di massa, mettendo in correlazione l’arte tradizionale del paese con le più recenti tendenze, tra cui quelle dedicate alla moda, al benessere e all’estetica (K-beauty, K-fashion, K-skincare).

 

Il Museo Rietberg di Zurigo (foto Claudia Zanfi)
Il Museo Rietberg di Zurigo (foto Claudia Zanfi)
Cultura popolare

La cultura popolare della Corea del Sud si è diffusa ampiamente a partire dagli anni ’90 attraverso balli ipnotici come il tormentone Gangnam Style. Le coreografie dei gruppi musicali contemporanei (le cosiddette boy-band), i ritmi incalzanti delle loro composizioni, gli ‘outfits’ disegnati dall’idolo dei giovani Park Sohee, hanno attratto milioni di ‘followers’ in tutto il mondo.

 

Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi)
Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi)

A questa tendenza contemporanea si alternano omaggi a opere di video artisti e di registi cinematografici di alto livello. Tra questi il film Parasite, del regista Bong Joon-ho, caso unico di importanti premi internazionali, tra cui vincitore della Palma d’Oro a Cannes e di ben 4 Oscar come miglior film straniero. Una sezione speciale è dedicata alle serie TV, tra cui la nota e pluripremiata serie Squid Game, ideata e diretta dal regista Hwang Dong-hyuk, distribuita in tutto il mondo sulla piattaforma di streaming Netflix.

 

Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi)
Hullayu! L’onda coreana, Museo Rietberg, Zurigo (foto Claudia Zanfi)

In mostra le opere di Nam June Paik, precursore della video e TV arte, qui presente con un’installazione straordinaria del 1988 Mirage Stage, imponente allestimento composto da 33 monitor e 40 carcasse di vecchi televisori in legno. L’opera trasmette ininterrottamente stralci di telegiornali della rivolta coreana degli anni ’60, alternati a spot pubblicitari. Ancora una volta linguaggi alti e bassi dialogano sulla piattaforma della creatività.

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