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Farsettiarte, Carlo Carrà sfiora il milione nell’asta di arte moderna

Carlo Carrà, L'Attesa. Venduto a
Carlo Carrà, L’Attesa. Venduto a 954 mila euro

Per il mercato dell’arte, primavera è sinonimo di bilanci. Complice il giro di boa di metà anno, insieme all’arrivo di alcune delle aste più ricche del calendario, rende l’inizio di giugno un ideale momento di riflessione. Riflette, e gioisce, Farsettiarte, che a Prato il 31 maggio ha esitato il suo catalogo di arte moderna.

L’aggiudicazione più dolce è arrivata da L’Attesa di Carlo Carrà, che in linea col titolo si presentava all’incanto con i crismi del top lot. Straordinario curriculum espositivo e bibliografico, dipinto mai apparso sul mercato, sintesi del periodo primitivo, di avvicinamento a Giotto, del pittore italiano. Quasi un manifesto dell’intero Novecento. L’offerta vincente? 954 mila euro, la terza più alta mai raggiunta dal pittore.

Raggiunto quasi il mezzo milione, 551 mila euro, per il monumentale Apparition d’espaces, 1948, di Alberto Magnelli, vero exploit dell’appuntamento. Più che raddoppiata la stima dell’opera astratta, la più preziosa di sempre tra quelle realizzate negli anni Quaranta. All’inizio dello stesso decennio risale anche il suggestivo Paesaggio (1940-41) di Giorgio Morandi, per cui l’interesse del mercato italiano e internazionale sembra non doversi esaurire mai. Per lui il martello ha battuto a 391 mila euro.

Parlando di immancabili, ottime aggiudicazioni per Amedeo Modigliani, il cui carboncino Nu accroupi è passato di mano per 190 mila euro. Solco italiano che è proseguito, tra gli altri, con Ottone Rosai (Giocatori di toppa, 140 mila euro) e Alberto Savinio (L’orientale, 114,9 mila euro). Un tracciato vincente che Farsettiarte si augura di continuare a percorrere anche nella seconda parte dell’anno.

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