Il Centro per l’Arte Contemporanea di Tel Aviv-Yafo, nel bel mezzo della guerra tra Israele e Iran, ha annunciato la nomina di Hila Cohen-Schneiderman come nuova direttrice e capo-curatrice, succedendo a Nicola Trezzi, direttore del Centro negli ultimi sette anni, che rientra in Italia come curatore alla Pinacoteca Agnelli di Torino
Lo avevamo intervistato lo scorso anno: Nicola Trezzi (1982) a capo del Centro di Arte Contemporanea di Tel Aviv – Yafo, lascia il suo incarico alla direzione del CCA, alla quale succede Hila Cohen-Schneiderman, curatrice israeliana che è stata anche a capo del MoBY, Museums of Bat Yam, dal 2018 al 2024 e curatrice e direttrice artistica, dal 2012 al 2016, del Liebling Program a Tel Aviv. “Questi sono tempi difficili per dirigere un’istituzione culturale internazionale in Israele. Sono grata al Consiglio di Amministrazione del CCA per la loro fiducia. Questa istituzione svolge un ruolo vitale all’interno della comunità artistica locale e nel favorire il suo legame con il panorama artistico internazionale. Credo che, accanto alla preservazione dei successi dell’istituzione, siano proprio in tempi come questi che dobbiamo coltivare processi di crescita profondi e sotterranei – processi il cui impatto si rifletterà negli anni a venire”, ha dichiarato la neo direttrice, riportata da Artdaily.
Trezzi, una carriera cominciata come editor per gli Stati Uniti di Flash Art, con studi all’Accademia di Brera e alla Yale University, come direttore del CCA negli ultimi sette anni ha supervisionato oltre quaranta mostre, tanto di artisti israeliani quanto di internazionali: “Il Consiglio di Amministrazione del CCA desidera ringraziare Nicola Trezzi per aver guidato il Centro nei momenti più difficili, rendendo la sua presenza internazionale e locale una realtà straordinaria, e gli augura continuo successo nelle sue nuove imprese”, si legge nella nota rilasciata dal museo. Trezzi entra a far parte del team curatoriale della Pinacoteca Agnelli, nel ruolo che è stato di Lucrezia Calabrò Visconti, ora all’Istituto Svizzero di Roma come head-curator.
