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VULCANA: Stromboli brucia d’arte

L'isola di Stromboli e Strombolicchio, ph. Sebastiano Cannavò
VULCANA, visual
VULCANA, visual
Tre giorni di suoni, immagini e corpi in movimento: VULCANA nasce a Stromboli, sotto il segno di un nuovo esperimento artistico che accenderà l’estate isolana, con la curatela di Luca Lo Pinto, utilizzando luoghi fuori dai classici confini dell’arte. E dove, altrimenti?

Ideata da Manuela Morandi (già organizzatrice del Premio Stromboli), questa prima edizione di VULCANA chiama a raccolta 21 artisti italiani e internazionali, invitati a rispondere con le loro opere all’energia primordiale del vulcano, alla luce accecante del Mediterraneo, alla geografia unica di un’isola che è già di per sé un’opera d’arte. Gli artisti scelti sono esploratori di linguaggi ibridi: c’è Tony Cokes, che fonce video, testo e suono in collage politici e ipnotici; Hanne Lippard, voce che si fa scultura sonora; Emiliano Maggi, sciamano contemporaneo tra performance e rituali musicali; Pauline Curnier-Jardin, regista che trasforma il folclore in cinema vivente. E ancora, Beatrice Gibson e Nick Gordon con un lavoro cinematografico pensato per Stromboli, Jonathan Monk e il suo humour concettuale, Nathalie Du Pasquier (che ha disegnato anche l’identità visiva del festival), e poi suoni: le distorsioni iper-lente di VIPRA, le esplorazioni elettro-acustiche di Industria Indipendente con KUKII, le gemme perdute di Napoli Segreta, le sessioni d’ascolto di Villa Lontana Records.

L’isola di Stromboli e Strombolicchio, ph. Sebastiano Cannavò

Stromboli come atelier

Niente white cube, niente mappe rigide. Le opere nasceranno dall’incontro con l’isola, alcune dopo brevi residenze, altre come gesti improvvisati. Si accenderanno in luoghi dimenticati o mai davvero vissuti: l’anfiteatro sospeso verso Strombolicchio, la Canonica di San BartoloCasa Carrubo (dove visse Giovanni Anselmo), le case aperte dalla Nicoletta Fiorucci Foundation e da TAGLI. Insomma, VULCANA non è una sequenza di eventi ma una partitura aperta: alcuni appuntamenti sono già scritti, altri nasceranno camminando tra i vicoli, parlando con i pescatori, ascoltando il respiro del vulcano. Tutto a ingresso libero, in equilibrio tra rituale e casualità. Per chi ha già scelto l’isola come meta, per chi la ama, e per chi invece vuole approssimarsi…

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