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“Sør I Nord”: una mostra di Lars Laumann con i suoi amici

Otto anni fa, Lars Laumann è tornato a casa, non solo nella sua Norvegia natale ma nello specifico a Brønnøysund, nel nord del paese, in un paesaggio sublime e interiore che ha plasmato la sua vita e la sua pratica artistica. Era un momento naturale di riflessione dopo una carriera internazionale che lo ha visto protagonista in prestigiose mostre e biennali, a contatto con istituzioni e con opere acquisite da musei come il Museo Nazionale di Norvegia o la Tate Modern di Londra.

Laumann è un attivista, una parola che per lui conserva un significato peculiare, ed è evidente che non avesse bisogno di una retrospettiva né tantomeno di una mostra qualsiasi. Negli ultimi anni, è stato una figura centrale sia sulla scena artistica locale che internazionale. Nell’Helgeland, ha fondato Kunstlauget, un collettivo informale di artisti che abbraccia i cinque comuni più meridionali della regione. Sør I Nord nasce in questo contesto, dallo stesso spirito di impegno condiviso e di comunità.

Laumann ha scelto di utilizzare la sua piattaforma per dare risalto a una rete di ex colleghi, collaboratori e amici che hanno avuto un ruolo significativo nel suo percorso artistico lungo quasi 25 anni. Con molti di loro ha lavorato a stretto contatto – nelle principali città in cui ha vissuto, da New York a Berlino, dal Belgio alla Palestina, e su palcoscenici artistici internazionali – mentre con altri, qui al nord, ha condiviso non solo esperienze museali ma anche studi, cucine e lunghe conversazioni nel corso del tempo.

Invitarli tutti, inclusi gli artisti dell’Helgeland che lo hanno ispirato e contribuito all’evoluzione della sua pratica, significa scommettere su una ridefinizione dell’arte fatta di incontri, sollecitazioni, saperi e approcci che vanno ben oltre l’estetica relazionale tipica degli artisti della sua generazione. Le numerose opere in mostra, i film e le azioni – sue e dei collaboratori che lo hanno affiancato in questi anni – riflettono sia la sua voce artistica che il dialogo continuo con tutti gli interlocutori.

Sør I nord, foto: Patryk Kurowski

Voci locali si affiancano a nomi internazionali, creando un collettivo eterogeneo che sfida mode e definizioni di genere, in un lavoro inclusivo e profondamente politico. La lunga lista di artisti invitati, più che delineare l’idea di una collettiva di alto livello, è un inno alla gioia dello scambio.

Il lavoro di rete di Lars Laumann sembra ricordarci, dall’interno di un sistema dell’arte sempre più standardizzato, che nulla si fa da soli: abbiamo costantemente bisogno di tutte le energie umane e materiali disponibili per far esistere l’utopia di un’arte autentica e benefica in ogni sua dimensione – ecologica, umana o economica.

Il risultato è una mostra diffusa e godibile, a una latitudine inusuale, divisa tra Hullet Gallery & EE Gallery con: Michael Van den Abeele, Eddie Ahmad, Kjersti G. Andvig, Mona Bentzen, Magdalena Borch, Ørjan Elias Ebbesen Eikemo, Benjamin A. Huseby, Ilavenil Vasuky Jayapalan, Patryk Kurowski, Camilla Ørvik, Jurgen Ots, Goran Rottem, Anders Smebye, Gunn Sæter, Marthe Thorshaug, Espen Tveitland.

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