
Sotheby’s ha restituito un prezioso insieme di antichi gioielli noti come le Gemme di Piprahwa, legati alle reliquie del Buddha, a seguito di una diffida legale inviata dal governo indiano. I gioielli, che sarebbero dovuti andare all’asta a Hong Kong a maggio, sono stati ritirati dalla vendita e acquistati privatamente dal gruppo indiano Godrej Industries.
La notizia è stata annunciata mercoledì 30 luglio. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha celebrato l’evento con un post su X:
“Un giorno gioioso per il nostro patrimonio culturale! Ogni indiano sarà orgoglioso che le sacre reliquie Piprahwa di Bhagwan Buddha siano tornate a casa dopo 127 lunghi anni”. Le autorità indiane avevano bloccato la vendita definendo le gemme “parte integrante del corpo sacro del Buddha” e “patrimonio religioso e culturale inalienabile dell’India e della comunità buddista mondiale”. La diffida inviata a Sotheby’s affermava che la vendita violava leggi nazionali e convenzioni internazionali, accusando l’operazione di proseguire lo “sfruttamento coloniale”.
Le Gemme di Piprahwa – circa 1.800 tra rubini, zaffiri, perle, granati, foglie d’oro e altri ornamenti – furono scoperte nel 1898 dall’ingegnere britannico William Caxton Peppé, all’interno di uno stupa funerario buddhista nella sua tenuta in Uttar Pradesh, durante il periodo coloniale inglese. Il tesoro, risalente al III secolo a.C., era sepolto insieme ad alcune ceneri attribuite al Buddha, morto nel V secolo a.C. Un’iscrizione su un’urna ha permesso agli archeologi di identificarne l’origine. Sotheby’s aveva definito la collezione “uno dei ritrovamenti archeologici più sorprendenti dell’era moderna”, tanto che stimava il valore dei gioielli in circa 100 milioni di dollari di Hong Kong (9,7 milioni di sterline).
Dopo il ritrovamento, la collezione fu consegnata in gran parte al governo britannico, che ne distribuì i reperti in musei del subcontinente. Le ceneri furono donate al re Rama V del Siam e oggi sono conservate in santuari buddhisti in Thailandia, Sri Lanka e Myanmar. Peppé ottenne il permesso di conservare circa il 20% dei gioielli, poi passati ai suoi eredi. Proprio i discendenti di Peppé avevano affidato le gemme a Sotheby’s per la vendita. Ma dopo due mesi di trattative con il governo indiano e il gruppo Godrej, è stato trovato un accordo.
“La collezione tornerà ora al Museo Indiano di Calcutta e sarà esposta al pubblico”, ha fatto sapere Sotheby’s in un comunicato. Pirojsha Godrej, vicepresidente esecutivo del gruppo acquirente, ha commentato: “Siamo profondamente onorati di contribuire a questo momento storico. Le Gemme di Piprahwa non sono solo manufatti, ma simboli senza tempo di pace, compassione e patrimonio condiviso dell’umanità”.














