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Blindarte. Report attività primo semestre 2025

Memmo Grilli, Direttore artistico di Blindarte

Superata la metà dell’anno, le poche settimane in cui tutto si ferma lasciano spazio a qualche riflessione sull’andamento delle case d’asta in Italia. Posta la fluidità di ogni sistema, il mercato dell’arte sembra stare attraversando una cornice di significativa metamorfosi. In un contesto dove i collezionisti sono restii ad acquistare opere di primissima fascia e le maison timorose a proporle, i meccanismi sembrano starsi riconfigurando secondo logiche meno calcolatorie del passato. Pochi acquisti come investimento o esperimenti, ma proposte calibrate sul pubblico e acquisti motivati da serio interesse personale o artistico. Acume a cui s’accompagna anche un aumento dei volumi e delle tipologie di vendita, nell’ottica di provare a compensare ciò che si lascia indietro con la mancanza di lotti giganti. Che poi, a ben guardare, qualche grande colpo è stato battuto.

Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà. Ecco in sintesi il primo semestre 2025 di Blindarte, attraverso le parole della casa d’aste stessa.

Qual è stato il fatturato del primo semestre 2025?

€2.100.000.

Quali sono stati i tre top lot? 

Giorgio de Chirico
Nudo, 1930
305.500€

DE CHIRICO 002

Sol Lewitt
Irregular form, 1997
€43.750 

Leonardo Coccorante
Coppia di oli su tela
€30.000

Quali sono le aspettative per il secondo semestre 2025?

Ottime, riteniamo che il mercato dell’arte possa continuare a crescere per gli artisti affermati e a stabilizzarsi per gli artisti emergenti o anche per quelli storicizzati che però hanno quotazioni altalenanti, e ci riferiamo soprattutto agli artisti italiani sempre più valorizzati sul mercato internazionale.

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