
La Biennale Son, l’appuntamento svizzero dedicato al suono nell’arte contemporanea, riapre i battenti per la sua seconda edizione con un programma multidisciplinare. L’obiettivo è chiaro: superare i confini tradizionali tra le arti, mostrando quanto installazioni, sculture, performance audiovisive, film e concerti siano più vicini di quanto si pensi. Qui tutto risuona, anche nel silenzio.
Dal 30 agosto al 30 novembre 2025, oltre 108 artisti, duo e collettivi investiranno 23 spazi tra Sion e Martigny, con proposte che spaziano dal vocale all’elettronico, dall’arte ambientale alla poesia, dalla dimensione politica a quella documentaria. Tra loro: Lawrence Abu Hamdan, John Armleder, Alexandra Bachzetsis, Vincent Barras, Pierre Bastien, Rossella Biscotti, Julia Borderie & Éloïse Le Gallo, Alessandro Bosetti, Pauline Boudry – Renate Lorenz, Roni Horn, Tom Johnson, Carsten Nicolai, Ugo Rondinone, Christian Marclay e molti altri.
La sezione video e film, curata da Maxime Guitton, propone 36 titoli con autori storici e contemporanei, tra cui Robert Ashley, Ericka Beckman, James Benning, Charlemagne Palestine, Woody & Steina Vasulka.
Il cuore dell’evento è Sion, con le principali installazioni e performance a La Centrale, edificio modernista di grandi dimensioni, oltre che a La Grange e La Grenette del Ferme-Asile, al Valais Art Museum, al Lemme e all’ex Penitenziario. A Martigny, il Manoir de la Ville ospita Erratum Musical, progetto di Pierre Leguillon, fondatore del Musée des Erreurs. La Biennale si estende anche a sedi partner in tutto il Vallese: Musée valaisan des Bisses (Ayent), Chiesa di Saint-Nicolas (Hérémence), Théâtre Les Halles (Sierre), EDHEA, Fondation Opale (Lens) e Musée de Bagnes (Le Châble).

Tra le novità, 56 concerti e performance, 22 opere create o adattate per la Biennale, la prima Vinyl Art Fair dedicata a vinili e cassette d’artista, il terzo Sound Symposium co-prodotto con EDHEA e la Valais School of Art, un bookshop dedicato (KaPa Books & More) e una serie di podcast esclusivi realizzati da Arnaud Laporte (France Culture).
La Biennale Son sarà anche l’occasione per presentare nuovi lavori di grandi nomi: un vinile di Christian Marclay, un libro d’artista di Ugo Rondinone, un diario di Annika Kahrs e un portfolio serigrafico in grande formato di David Horvitz.
Curata da Jean-Paul Felley, direttore della Biennale, e Maxime Guitton, associate curator 2025, la seconda edizione promette di sorprendere e coinvolgere, confermando la Biennale Son come uno degli appuntamenti più innovativi del panorama artistico svizzero.













