
Cipriani raccoglie il testimone da Monique Veaute, che ha concluso il suo mandato con l’edizione 2025
Daniele Cipriani assume la direzione artistica del Festival dei Due Mondi di Spoleto, raccogliendo il testimone da Monique Veaute, che ha concluso il suo mandato con l’edizione 2025. La nomina, decisa dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli e ratificata dal CdA della Fondazione Festival, segna l’inizio di una nuova fase per la storica manifestazione umbra. Il nuovo direttore è già al lavoro sulla prossima edizione, in programma dal 26 giugno al 12 luglio 2026, e ha presentato le sue prime riflessioni con un messaggio di insediamento.
Cipriani ha sottolineato il legame personale e professionale che lo unisce a Spoleto: dai ricordi delle prime collaborazioni, come la Maratona Internazionale di Danza del 2001, alla vicinanza con figure centrali nella storia del Festival, da Giorgio Ferrara a Carla Fendi. “Amo profondamente Spoleto. Dirigere il suo Festival è un ritorno alla mia casa dell’anima”, ha dichiarato, ricordando come il Festival dei Due Mondi appartenga all’identità culturale italiana e internazionale.
Radici
Riconoscendo il lavoro svolto da Veaute, che ha lasciato il Festival in crescita, Cipriani ha annunciato il tema della sua prima edizione: Radici. Un concetto che richiama l’eredità di Gian Carlo Menotti, fondatore del Festival, e che si intreccerà con la ricerca di linguaggi contemporanei. Accanto a lui, due figure di spicco: la pianista Beatrice Rana e il regista e drammaturgo Leo Muscato, chiamati come consulenti artistici.
Nel suo messaggio, Cipriani ha ribadito la visione dell’arte come forza capace di generare bellezza e umanità: “L’arte autentica, pianta rara da coltivare con convinzione, può realmente contribuire a rendere migliore il mondo intero”.













