
Il 30 settembre 2025, Wannenes presenta all’asta a Genova una delle raccolte più importanti dedicate al presepe napoletano. 99 lotti provenienti dalla collezione privata di Carlo Fazzina, frutto di oltre trent’anni di passione, studio e dedizione. Una selezione che restituisce la vivacità e la complessità del presepe settecentesco, inteso non solo come oggetto devozionale, ma come affresco sociale, artistico e culturale.
Carlo Fazzina, romano d’adozione ma napoletano d’origine, iniziò a collezionare figure presepiali nei primi anni Novanta, guidato dall’amico e antiquario Renato Catello. Alla base della raccolta, un’idea ben precisa: ricreare nel proprio appartamento romano un microcosmo napoletano fatto di scene quotidiane, personaggi popolari e arte in miniatura. Molte delle opere provengono da storiche famiglie di collezionisti, tra cui gli stessi Catello, attivi dal XIX secolo.
Il presepe napoletano, fiorito nel XVIII secolo, si distingue per l’ampliamento narrativo della Natività. Accanto ai personaggi sacri, prendono posto venditori, musici, animali, ostesse e artigiani, in una messa in scena teatrale che mescola il sacro al profano, la realtà alla finzione barocca. Le figure, alte in media 30 cm, sono realizzate da maestri scultori come Lorenzo Mosca, Angelo Viva, Giuseppe Sanmartino, Camillo Celebrano e Matteo Bottigliero. Ogni personaggio è vestito con tessuti d’epoca, riccamente accessoriato e curato nei dettagli fisiognomici.
Apre il catalogo il gruppo I Tre Suonatori, stimato 8-12 mila euro. Il trio musicale – violinista, mandolinista e suonatore di triccaballacche – è collocato su un tavolino-carillon intagliato, accompagnato da un cane e dagli strumenti. La composizione, un tempo parte della scena della Taverna, proviene dalla collezione di Renato Catello e riflette l’alto livello di elaborazione scenografica.
Tra i pezzi più iconici, La Castagnara, una venditrice di caldarroste con attrezzi e cesti, e una realistica mucca in atto di brucare. Entrambe le figure sono stimate tra 1.2 e 1.6 mila euro. Di grande impatto visivo anche il gruppo di Angeli, Putti e Cherubini, con vesti in seta e ormesino, valutato 5-8 mila euro.
A chiudere l’asta, La Natività, proposta come unicum. Con oltre venticinque elementi, tra cui la Madonna, San Giuseppe, l’Angelo, il Bambino Gesù, animali simbolici e pastori, questa composizione monumentale rappresenta la sintesi della raccolta Fazzina. La stima va da 10 a 12 mila euro.















