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Hendrik Conscience. Un tuffo in una delle biblioteche più affascinanti del mondo

La Nottezaal della biblioteca Hendrik Conscience di Anversa La Nottezaal della biblioteca Hendrik Conscience di Anversa
La Nottezaal della biblioteca Hendrik Conscience di Anversa
La Nottezaal della biblioteca Hendrik Conscience di Anversa
Fondata nel 1481 grazie alla donazione di 41 libri, la biblioteca Hendrik Conscience di Anversa è una delle più antiche del Belgio

Avete presente cosa può significare entrare in un enorme salone semibuio e alzare gli occhi su qualcosa come 150mila libri antichi? Questo accade inoltrandosi nella Biblioteca Hendrik Conscience, nel cuore antico di Anversa. Uno spazio raccolto e silenzioso circondato da palazzi storici e dalla presenza discreta di una statua: quella di Hendrik Conscience. Lo scrittore che insegnò ai fiamminghi a leggere, come recita l’iscrizione ai suoi piedi.

Fondata nel 1481 grazie alla donazione di 41 libri, la biblioteca è una delle più antiche del Belgio. Nei suoi oltre un milione e mezzo di volumi si conserva la storia viva delle Fiandre: libri rari, mappe, giornali, stampe e manoscritti che raccontano la formazione di un’identità culturale. Ma più che un semplice archivio, la Hendrik Conscience è un luogo dell’anima, dove ogni scaffale sembra parlare di un passato ancora presente.

 

 

Entrando, si viene accolti dal profumo della carta e dal calore del legno. La Nottezaal, la sala di lettura principale, è un piccolo gioiello d’architettura: lampade soffuse, pareti rivestite di boiserie e un silenzio che invita alla concentrazione e al sogno. Qui studiosi, lettori e curiosi si incontrano nel rispetto di un rito antico, quello della lettura come forma di contemplazione.

35 chilometri di scaffali

Può capitare che un premuroso conservatore in guanti bianchi tiri fuori dal suo pregiato cofanetto il Walvisboek, e allora l’esperienza sarà magica. Si tratta di un manoscritto del XVI secolo opera del pescatore olandese del XVI secolo Adriaen Coenen. Il titolo, tradotto, sta per “Il libro sulle balene”. Ed è un’opera significativa per le sue illustrazioni e descrizioni dettagliate delle balene e della vita marina, che la rendono una fonte visiva e testuale antica e preziosa. È considerato una fonte rara per la comprensione del mondo naturale dell’epoca, ed è stato a lungo studiato per il suo valore culturale, storico e scientifico.

 

Il Walvisboek, Il libro sulle balene, nella biblioteca Hendrik Conscience di Anversa
Il Walvisboek, Il libro sulle balene, nella biblioteca Hendrik Conscience di Anversa

Oggi la biblioteca Hendrik Conscience, con i suoi 35 chilometri di scaffali, non è solo custode del passato, ma anche un centro vivo, aperto alla ricerca e alla sperimentazione. Gestita dalla Fondazione Re Baldovino, organizza mostre, incontri e progetti digitali. Che mettono in dialogo tradizione e contemporaneità, facendo della parola scritta un ponte verso il futuro.

 

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