
Nel 1988 il collezionista e mecenate di origini cubane acquisì la corona dell’Imperatrice Eugenia, che poi donò al museo
“Ha subito soltanto lievi danneggiamenti, mi hanno detto che sarà facilmente restaurata”. È visibilmente rinfrancato, Roberto Polo, dalle ultime notizie che gli arrivano dai laboratori del Louvre, circa lo stato della celebre corona dell’Imperatrice Eugenia. Rubata assieme agli altri preziosi nel notissimo furto subito dal museo, ma poi perduta dai ladri durante la fuga. Il perché della sua soddisfazione ce lo spiega quando lo incontriamo a Bruxelles, nel Caffè Magritte dell’Hotel Amigo. Dove registriamo tutto nell’intervista che trovate sotto.
In sostanza: lui sente quell’oggetto un po’ suo, perché fu lui, nel 1988, a donarla al Louvre. Il capolavoro dell’oreficeria era in vendita, ma il museo non poteva acquisirlo direttamente a causa dei storici dissapori fra gli eredi e lo stato francese. Allora a lui fu chiesto di intermediare, comprando la corona dalla principessa Maria Clotilde Bonaparte, per poi essere rimborsato dell’ingente somma. Ma lui scelse di rinunciare al risarcimento, donandola al museo.
“Mi dicono che mancano soltanto quattro diamanti”, aggiunge, rivelando le informazioni riservate che ha appena ricevuto. “Nell’estrarre la corona dalla teca, peraltro, i ladri l’hanno spezzata in due. Una parte è stata ritrovata sul pavimento, sotto la teca, l’altra invece è stata portata via, ma perduta dai ladri in fuga”.
Arte e finanza
Ma chi è Roberto Polo? Collezionista, storico dell’arte, consulente d’arte e artista statunitense di origini cubane, si forma giovanissimo alla Corcoran School of Art di Washington. Negli anni Sessanta espone come pittore, poi nel tempo unisce l’attività artistica a quella nel settore finanziario, specializzandosi nell’investimento in arte e gioielleria. Negli anni Ottanta fonda una società di consulenza privata e diventa noto per la capacità di individuare talenti e opere di grande valore prima del riconoscimento del mercato.

Filantropo e mecenate, ha donato opere a importanti musei internazionali, tra cui Louvre e Metropolitan Museum di New York. Proprio nel 1988 è stato insignito dell’onorificenza di Commandeur des Arts et Lettres dal governo francese. La sua attività lo vede in seguito operare tra Parigi e Bruxelles, dedicandosi costantemente alla ricerca artistica e alla costruzione di collezioni che promuovono soprattutto la modernità europea.













