Print Friendly and PDF

Partenope. Vanessa Beecroft firma la prima assoluta dell’opera di Morricone al San Carlo

Vanessa Beecroft
Vanessa Beecroft
Il 12 e il 14 dicembre al Teatro San Carlo va in scena l’unica opera lirica composta da Ennio Morricone negli anni Novanta e mai eseguita prima

Partenope per me è un corpo che si moltiplica, una presenza che non appartiene né al passato né al presente. Ho cercato di restituire il suo mito come un’immagine che respira, un gesto sospeso, un’identità che si sdoppia”. Così Vanessa Beecroft tratteggia alla vigilia il suo debutto alla regia di un’opera, con la prima di Partenope al Teatro San Carlo di Napoli. “Non ho voluto fare teatro d’azione, ma creare un’installazione vivente. Figure femminili che emergono e scompaiono, come memorie della città”, aggiunge.

Il 12 e il 14 dicembre va dunque in scena l’unica opera lirica composta da Ennio Morricone negli anni Novanta e mai eseguita prima. Restituita al pubblico in occasione dei 2500 anni della città. Prima delle recite ufficiali, giovedì 11 dicembre alle 19:30 il teatro offrirà una prova generale gratuita, con biglietti (massimo due a persona) distribuibili in biglietteria dal 9 all’11 dicembre fino a esaurimento posti.

Partenope intreccia strumenti antichi e moderni e rilegge in musica il mito della sirena fondatrice di Napoli. Alla guida musicale c’è Riccardo Frizza, con Orchestra e Coro del San Carlo. Il ruolo della protagonista è affidato a Jessica Pratt e Maria Agresta, mentre costumi e coreografie portano la firma di Daniela Ciancio e Danilo Rubeca.

Nella visione di Beecroft, Partenope non è personaggio ma immagine, presenza, vibrazione: un mito che si manifesta attraverso corpi immobili, tableaux vivants e una partitura scenica dal forte valore simbolico. “Ho immaginato Partenope come una comunità di figure: non una sola sirena, ma molte. Perché Napoli non nasce da un corpo unico, ma da un’energia collettiva”, afferma.

Commenta con Facebook