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Gattonero, “The colors of the world” in mostra a Milano

gattonero-street-art-BrerArt

Milano, 22 ottobre – 22 novembre 2014

È stata inaugurata mercoledì 22 ottobre nell’ambito della rassegna BrerArt la mostra dello street artist milanese Alessandro Gatti, in arte Gattonero.

La personale dal titolo “The colors of the world” – visitabile fino al 22 novembre – affronta il tema, oggi più che mai attuale, dell’identità personale e collettiva che si contrappone ad un mondo sempre più globalizzato. Nella “società globale” l’identità personale rischia di perdersi e di dimenticare il significato originario dei simboli in cui si identifica, come la bandiera della sua nazione.

Il significato stesso di nazione oggi si stempera per abbracciare concetti molto più ampi di identità continentali e transeconomiche come l’Europa, il mondo occidentale e il world wide web.

Gattonero si chiede attraverso i suoi quadri cosa resterà della nostra epoca e dei simboli che la contraddistinguono. Il fil rouge della sua ricerca unisce i quadri in un sensato percorso diacronico. Si parte da un capitello corinzio, che ancora oggi tutti noi siamo in grado di riconoscere immeditamente, passando per le bandiere del mondo, culminando in simboli e marchi di cui il nostro tempo è costellato (da quello della Pepsi a quello della Underground londinese).

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Come ci ha detto l’artista, la sua ricerca però culmina con un grande senso di instabilità, di smarrimento, con una resa totale di fronte a questa ricerca, rappresentata dall’ultimo quadro della mostra: niente di più che una tela bianca con un affissa una poesia.

Che la poesia possa salvare il mondo?

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Da qui il lavoro sulle bandiere di Gattonero, intese come simboli di potere e simboli di ideologie che si credevano immutabili, ma che non lo sono. Dire che “qualcosa” stia cambiando è un eufemismo, poiché il nostro mondo cambia di continuo, e nel suo muovere scava ed erode, cambiando presupposti e ideologie. Più il mondo si “globalizza” più le bandiere perdono di significato: rimane solo il terreno su cui sono state disegnate, le sue ossa che rappresentano i valori più semplici della vita.

Le bandiere nazionali oggi appaiono vecchie, sgretolate, logorate e i loro colori alterati perché, forse, non ha più senso parlare di stati in un mondo globale.

Dalle bandiere di Gattonero affiorano pensieri e umane speranze, la cui materia grezza viene lanciata in volute e schizzi in impeti gestuali di gioia, alla ricerca di un essenziale che forse non esiste ma che vale la pena di cercare.

Meno convincente è sembrata la serie di quadri sulla violenza contro le donne (al piano sottostante), viste dall’artista come degli spiritelli (molto simili agli abitanti di pandora del film di James Cameron “Avatar”), infarcita di qualche stereotipo (la donna caffettiera che serve in ufficio), ma anche di qualche piglio di genialità (la donna incinta “con tutti gli occhi addosso”, trattata dal mondo esterno come un’inferma, quando invece sta portando avanti uno dei riti ancestrali più belli dell’umanità).

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“The Colors Of The World” – BrerArt 2014
I simboli e le bandiere del nostro futuro e del nostro passato
Presso IL PICCOLO
via Delio Tessa corso Giuseppe Garibaldi 1, MILANO
Chiusura 22/11/2014

GATTONERO
http://www.gattoneroart.it/

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