Asta memorabile alla Maison Bibelot: 100% dei 640 lotti di Villa Pandolfi. Un esito di grande soddisfazione anche se preannunciato dal successo di pubblico per l’esposizione. Il fascino discreto di Maria Carla Pandolfi e la destinazione del ricavato da lei destinato a sostegno dell’ opera missionaria dei Salesiani di Torino sono stati uno stimolo per i compratori.
Ogni lotto ha avuto moltissimi rilanci e il top lot è stato un dipinto ad olio su tavola, una Sacra Famiglia con Elisabetta e San Giovannino di scuola Toscana di Francesco Vanni, in cornice coeva in oro zecchino cm 63 x 44 che è stato aggiudicato, dopo un lungo duello, al telefono per 20.000 euro.
Molto bene anche tutti gli altri dipinti in maggioranza di soggetto religioso. Ottimi risultati anche per gli arredi di cui al top due cassettoni del XVII per 4.370 e del XVIII sec. per 4.650; felice aggiudicazione anche per una cornice del XVII sec. che ha raggiunto i 4.750 e due specchiere del Settecento toscano con la più piccola per 3.125 e per 1.875.
Due vasi di porcellana francese policroma di metà Ottocento per 2.870 e un gruppo di maioliche del XX sec per 2.250. Buoni risultati per i gioielli d’epoca, fortunosamente ritrovati in stipo segreto, con al top due orecchini con brillanti taglio vecchio di 2 kt aggiudicati per 6.370 e una demi-parure con spilla ed orecchini di micro-mosaico,con vedute romane, per 2.600 mentre le 14 antiche monete d’oro sono andate per 2.800.
Fra le curiosità conservate nelle soffitte di Villa Pandolfi, oggetti cult per collezionisti come una valigia di libri scolastici di inizio Novecento aggiudicata per 1.500 e un divisa militare da capitano medico dell’ Esercito Regio di fine Ottocento perfettamente conservata e completa acquistataper per 1.500 da un collezionista non fiorentino, davvero un’ occasione persa per la collezione della Galleria del Costume di Palazzo Pitti. Molto bene anche i serviti di porcellana Ginori, Laveno e Vileroy Bosh e l’argenteria, con posate del XVIII sec , servizi da te e piatti, con l’ampio superamento del tetto dei 1.000 euro.
Il ricavato di quasi 300.000 sarà interamente devoluto all’Istituto Salesiano delle Missioni di Torino così come il ricavato delle altre proprietà. L’offerta libera, lo scopo benefico e la suggestiva esposizione in una palazzina rimasta com’era hanno ottenuto un risultato molto incoraggiante e come ha dichiarato Elisabetta Mignoni, alla fine di una giornata faticosa ma davvero fuori del comune per altissima e attiva partecipazione di compratori, che segna un indubbio successo della Casa d’Aste – “Con tutta l’eccezionalità della nostra asta ad offerta libera e interamente destinata alla beneficenza ,questa tornata dimostra che l’antiquariato è vivo e che Firenze ne rimane il punto di riferimento più importante non solo nazionale ma internazionale e i risultati d’asta fiorentine di questi giorni ,ne sono la dimostrazione .Questo è un bene anche perché vede un mercato rinnovarsi anche con molta nuova clientela, come nel nostro caso, dove si è aggiudicata la maggioranza dei lotti “.
La prossima asta sarà il 4 e 5 dicembre 2014