Si pensa sia il suo unico taccuino rimasto e questo giustifica il prezzo raggiunto all’asta: 1,3 milioni di dollari. Si tratta di un quaderno di 56 pagine di appunti di lavoro del matematico inglese Alan Turing.
La sua storia è stata di recente raccontata nel film “The Imitation Game”, pellicola premiata agli Oscar 2015 per la migliore sceneggiatura, realizzata da Graham Moore.
Alan Turing, matematico di straordinario talento, decriptatore e considerato tra i pionieri dell’informatica, durante la seconda guerra mondiale, lavorò per i servizi segreti inglesi per decifrare i codici dei nazisti.
Si pensa che quelli conservati in questo manoscritto dal valore di oltre un milione di dollari, battuto a Londra da Bonhams, siano proprio gli studi per decifrare il codice Enigma.
Condannato per omosessualità dalle autorità britanniche, Turing si suicidò nel giugno del 1954, lasciando in eredità tutto il suo archivio a un collega matematico, Robin Gandy.
Successivamente quest’ultimo donò l’archivio al King’s College dell’università di Cambridge, ma tenne per sé il taccuino. Inspiegabilmente alla morte di Gandy il taccuino di Alan Turing finì sul banchetto di un venditore di libri usati nella cittadella universitaria, dove fu acquistato da un compratore rimasto a tutt’oggi anonimo.