24 giugno 2015, Londra
La sua determinazione, il suo coraggio, il suo carattere e la sua bellezza. Tutto quello che era Gertrud Loew vive in quel ritratto. Così ne parla la nipote della donna immortalata da Gustav Klimt nel 1902. Il pittore della Secessione Viennese, celebre per i suoi deliziosi e ingegnosi ritratti femminili, cattura in quest’opera intitolata Bildnis Gertrud Loew, all’asta da Sotheby’s il prossimo 24 giugno a Londra in occasione dell’asta di Impressionist & Modern Art, l’essenza stessa della donna.
Attribuendogli una stima di £12-18 milioni, Sotheby’s la descrive come una delle più belle opere di Klimt ad essere offerta sul mercato negli ultimi vent’anni. Ma sono le parole della nipote di Gertrud Lowe meglio conosciuta con il nome del marito Gertrud Felsöványi, a spiegare quanto quest’opera fosse importante per sua nonna e per la sua famiglia. “Quel ritratto, mi diceva mio padre, era esposto nella sala d’ingresso della loro casa di famiglia, di fronte ai giardini”.
“Bildnis Gertrud Loew” era stato commissionato dal padre di Gertrud, il dottor Anton Loew, uno dei medici più famosi di Vienna, fondatore del Sanitorium Loew che era considerata la migliore casa di cura della città, dove furono ricoverati anche personaggi del calibro di Gustav Mahler e lo stesso Gustav Klimt. Nelle ricche stanze della dimora dei Loew, oltre al ritratto di Gertrud, erano custodite altri capolavori dell’epoca – uno su tutti “Giuditta I”, la celebre opera di Klimt oggi conservata al Museo del Belvedere a Vienna. Ma con l’arrivo dei nazisti a Vienna, i Loew, di origine ebraica, nel 1939, furono costretti a malincuore ad abbandonare quella casa per scampare al pericolo.
Lasciarono tutti i loro beni: “Mio pare diceva che la nonna una volta lasciata Vienna non menzionò più quella pittura né gli altri effetti personali che si era lasciata alle spalle” – racconta la nipote, rivelando però che il padre nella nuova casa americana appese alle pareti una riproduzione di quel ritratto di Klimt.
Gertrud Felsöványi non fece più ritorno a Vienna, neanche alla fine della guerra. La loro casa era diventata il quartier generale nazista e non ci fu modo di recuperare nessun bene della famiglia: un amico della madre aveva venduto tutto e i legittimi proprietari non furono in grado di recuperare una sola opera d’arte.
“Bildnis Gertrud Loew” fu però acquistata da Gustav Ucicky, uno dei figli di Klimt, un regista in voga all’epoca della Repubblica di Weimar. Egli aveva comprato molte opere del padre, lasciandole poi in eredità alla moglie Ursula Ucicky. Con la ricca collezione in suo possesso la signora Ucicky nel 2013 ha fondato la Gustav Klimt | Vienna 1900 – Privatstiftung che oggi, oltre ad ospitare le opere dell’artista viennese è un centro di storia dell’arte, di ricerca scientifica e un polo didattico.
Ursula Ucicky ha così preservato e custodito le opere e la stessa storia di Klimt, ma a lei va anche il merito di aver condotto una ricerca sulla storia delle acquisizioni delle opere della collezione. Scoperta l’originaria appartenenza del ritratto di Gertrud alla famiglia Loew, la fondazione e gli stessi eredi hanno trovato un accordo mettendo all’asta il prossimo 24 giugno da Sotheby’s l’opera.
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