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Un Biasi “segreto” al Marca di Catanzaro

Alberto Biasi, Si allargano o si restringono, 1999, rilievo in PVC su tavola, cm 100 x 100 x 4,5

Il Museo Marca di Catanzaro ospita la mostra “Alberto Biasi. Start up & Environment” fino al 15 novembre, presentando un Alberto Biasi leggermente diverso rispetto a quello che ha realizzato le opere che lo hanno reso noto, che pur costituiscono circa il 40 % dell’esposizione.

clicca sulla didascalia per visualizzare l'immagine ad alta risoluzione (300+ DPI) Alberto Biasi, Orizzonatele Ellebi, 1967. Installazione di mt 4x4 circa, costituita di fluidi fluorescenti e illuminati da luce di Wood
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Alberto Biasi, Orizzonatele Ellebi, 1967. Installazione di mt 4×4 circa, costituita di fluidi fluorescenti e illuminati da luce di Wood

L’esposizione è incentrata su quella serie di opere germinali che ben pochi conoscono, e sugli ambienti realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta. Lo spettatore si troverà di fronte opere di Alberto Biasi che non sempre “assomigliano” all’Alberto Biasi che si conosce: in un totale di circa sessanta opere, quasi una ventina costituiscono una sorta di “Biasi segreto”

Alberto Biasi, Si allargano o si restringono, 1999, rilievo in PVC su tavola, cm 100 x 100 x 4,5
Alberto Biasi, Si allargano o si restringono, 1999, rilievo in PVC su tavola, cm 100 x 100 x 4,5

Alberto Biasi, nato nel 1937 a Padova, città dove vive e lavora, è uno dei principali esponenti dell’arte cinetica italiana ed internazionale.
Fonda nel 1959 con altri artisti il Gruppo ENNE, con cui lavora fino al 1967, per poi continuare la sua attività da solista.
Biasi ha partecipato come protagonista in numerose iniziative di sperimentazione artistica, soprattutto negli anni sessanta. In particolare il suo nome è legato alla stagione di massima popolarità dell’arte ottico-cinetica, grazie alle sue creazioni artistiche costruite sulla base di precise illusioni ottiche. I suoi quadri presentano in genere superfici che cambiano aspetto a seconda dell’angolo di osservazione, dando quindi la sensazione illusoria del movimento. Insieme con Gianni Colombo e Getulio Alviani è unanimemente considerato dalla critica come il più autorevole rappresentante italiano di questo tipo di arte.
Innumerevoli sono le sue mostre tra collettive e personali, da segnalare la sua partecipazione ad esposizioni fondamentali nella storia dell’arte cinetica, quali “Nove Tendencije” a Zagabria e la grande mostra “The responsive eye” al MoMa di New York. Più recentemente si ricorda nel 1988 una grande antologica al museo degli Eremitani di Padova, nel 1995 la retrospettiva “Biasi e il Gruppo ENNE alla Biennale di Venezia, nel 2006 l’esposizione di una trentina di sue opere storiche nelle Sale dell’Hermitage di San Pietroburgo, nel 2007 l’esposizione al Museo Diocesano di Barcellona e la partecipazione nel 2008 alla Triennale Internazionale di Arte Contemporanea di Praga.
Sue opere si trovano al Modern Art Museum di New York, alla Galleria Nazionale di Roma, ai Musei di Belgrado, Bolzano, Bratislava, Buenos Aires, Ciudad Bolivar, Epinal, Gallarate, Guayaquil, Lodz, Ljubljana, Livorno, Middletown, Praga, Padova, Saint Louis, San Francisco, Tokyo, Torino, Ulm, Venezia, Wroclaw, Zagabria ed in numerose collezioni straniere ed Italiane.

INFORMAZIONI UTILI:

Alberto Biasi. Start up & Environment                                                                                                                                             Museo Marca, Catanzaro                                                                                                                                                                   fino al 15 novembre

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