Si riaccende l’attenzione sulla Videoarte italiana degli anni Settanta. E questo sicuramente grazie all’uscita in questi giorni del volume Rewind/Italia Early Video Art in Italy/I primi anni della Videoarte in Italia a cura di Laura Leuzzi e Stephen Partridge. Un lavoro nato oltre Manica e precisamente presso l’Università di Dundee (Scozia) che non è nuova a esaustive ricerche sulla videoarte europea. Il tutto è iniziato infatti nel 2007 quando Stephen Partridge si reca a Venezia e scopre attraverso l’incontro con colleghi italiani quanto sia necessario rivalutare le prime esperienze italiane nella videoarte che rischiano di andar perdute e dimenticate nonostante il nostro paese fosse stato un centro propulsore di grande avanguardia in questo settore.
Una ricerca conclusasi lo scorso anno attraverso interviste, studi e raccolta di importanti materiali ma anche un convegno al Macro di Roma, avvenuto nell’aprile 2012, e il recupero di tre lavori dell’artista Luca Maria Patella. Il volume distribuito in Italia da KINEMA A.C. (per ordini via sms 3381967077) è pubblicato sia in italiano che in inglese, e ciò permetterà finalmente una maggiore distribuzione e fruizione di questa documentazione che vede i contributi di: Renato Barilli, Maria Gloria Bicocchi, Lola Bonora, Silvia Bordini, Paolo Cardazzo, Cinzia Cremona, Sean Cubitt, Bruno Di Marino, Simonetta Fadda,Vittorio Fagone, Marco Maria Gazzano, Luciano Giaccari, Mirco Infanti, Laura Leuzzi, Sandra Lischi, Adam Lockhart, Stephen Partridge, Cosetta G. Saba, Emile Shemilt, Studio Azzurro, Valentina Valentini, Grahame Weinbren.
La prefazione è di Dan Foresta, l’introduzione di Stephen Partridge e la parte conclusiva è affidata alla Cronologia della Videoarte in Italia (1952-1992) realizzata da Laura Leuzzi e Valentino Catricalà. Molto interessanti anche le numerose immagini fotografiche raccolte che rendono Rewind/Italia un prezioso strumento di studio sulla storia delle arti elettroniche.