WANNENES. Genova, 14/15 maggio 2012
Si è chiusa ieri con grande soddisfazione la due giorni di aste Wannenes dedicata alle arti decorative antiche, un’onda positiva che proietta verso le vendite dei dipinti che saranno il prossimo 29 maggio e che vedono la casa genovese protagonista del mercato italiano. La tornata “L’eleganza di un Connaisseur” ha registrato il 72% di venduto by lot e il 94% per valore. Nello stesso catalogo, il 102, la sezione dedicata all’arte orientale, in particolare cinese, ha registrato ancora una volta grande attenzione da parte dell’intero mercato annotando importanti aggiudicazioni a livello internazionale, a conferma del ruolo primario che l’azienda ricopre nel panorama nazionale.
Da un successo ad un altro con l’en plein della tornata di icone: 100% di venduto con il monte stime più che quadruplicato. Un exploit che con le ottime aggiudicazioni registrate anche dagli argenti ha portato il dipartimento a segnare un incremento di oltre il 30% rispetto alle ultime vendite.
Le due aste, 102 – L’ELEGANZA DI UN CONNAISSEUR, ARTE ORITALE E ARTI DECORATIVE DAL XVI AL XIX SECOLO e 103 – GIOIELLI E OROLOGI DA POLSO ARGENTI, ICONE E OGGETTI D’ARTE RUSSA, PORCELLANE E MAIOLICHE EUROPEE, hanno registrato un totale di 1.555.072 Euro.
Il risultato ottenuto dimostra che con una “struttura globale” di grande solidità basata su lotti oggettivamente validi, anche in questo momento, il mercato più attento e preparato risponde con successo.
L’ELEGANZA DI UN CONNAISSEUR
ARTE ORIENTALE E ARTI DECORATIVE DAL XV AL XIX SECOLO
14 maggio 2012
Top lot è stato il lotto 173, un importante Servizio con decoro Famiglia Rosa in porcellana di Cina di Epoca Qialong 1736-1795, battuto a 173.600 euro, triplicando il valore di stima. Sono 110 pezzi più 8 coperchi in una splendida porcellana decorata a mazzi di fiori con forti richiami alla produzione europea, specialmente nei pezzi di forma, nei manici e nelle prese. Una produzione di tipicamente esportazione, incline ad assecondare il gusto della moda europea del secondo Settecento.
Parla, invece, di spiritualità propriamente orientale la straordinaria Montagna in avorio, cinese della prima metà del XX secolo che è stata aggiudicata a 74.400 euro. E’ una scultura eccezionale per le dimensioni (h. cm. 145 x 198 x 66 più la base h. cm 80) e per perizia tecnico artistica, che rappresenta la montagna-isola Penglai popolata da una miriade di figure e uccelli che si inoltrano tra templi e pini verso la vetta.
Con un’aggiudicazione alla stessa cifra passiamo all’antiquariato, per 74.400 euro, è stato battuto il lotto 84, una suite di quattro Poltrone in legno intagliato, laccato e dorato di ebanisteria piemontese del XVIII secolo. Restiamo in Piemonte, per la precisione a Torino con l’ottimo esito, 31.000 euro, registrato dal lotto 67, una Consolle in legno intagliato e dorato con piano in marmo.
Ancora tra gli arredi ottimo risultato per il lotto 242, un Cassettone francese del XVIII che è stato aggiudicato a 49.600 euro. La forma mossa è smessa in risalto dalla doratura di profili, cornici e intagli rocaille, mentre le superfici laccate a fondo bianco sono popolate da figurine applicate. Alla leggiadria galante dell’arredo precedente fa contrasto il rigore e la geometria degli intarsi che si sviluppano sulla Commode francese del XVIII secolo stampigliata L. BOUDIN ME, lotto 59, che è stata battuta per 24.800 euro.
L’interesse non è venuto a mancare nemmeno per gli oggetti collezionismo specifico come il lotto 282, una Ceroplastica, che rappresenta la testa di un uomo in orrido stato di decomposizione, conservata entro una teca con struttura lignea in pero ebanizzato e profili dorati, esitata per 21.700 euro. E’ un soggetto interessante in linea con
la sensibilità barocca così incline alla rappresentazione del tema della morte e dell’inesorabile scorrere del tempo.
GIOIELLI E OROLOGI DA POLSO
ARGENTI, ICONE E OGGETTI D’ARTE RUSSA
PORCELLANE E MAIOLICHE EUROPEE
15 maggio 2012
Partiamo, come accennato sopra, dal grande successo della tornata dedicata alle icone che annoverava icone russe, alcune con riza in argento e altre con smalti cloissonnè. Proprio una di queste, il lotto 699, Madre di Dio di Korsun – Mosca 1816, è uno dei risultati più interessanti della sezione: stimata 900-1.200 euro è stata venduta a 13.020 euro. Esponenziali rispetto alla base di partenza anche molte altre aggiudicazioni dal momento che l’esito totale è quattro volte superiore allo stimato. Un esempio per tutti è il lotto 702, un Cristo Pantocrator con riza in argento e smalti – Mosca 1892, che è stato battuto a 7.440 euro contro una stima di 600-800 euro.
Restiamo in Russia e parliamo di argenti, anche questi sono andati molto bene, tra i tanti ricordiamo il lotto 637 formato da Quattro bicchieri con manico eseguiti a San Pietroburgo tra il 1826 e il 1834 dall’orafo P.A. Moller. Raggiungendo i 7.192 euro hanno più che raddoppiato la stima. Come i russi anche tutti gli altri oggetti di gusto internazionale hanno richiamato l’attenzione del collezionismo di riferimento, a conferma di un interesse costante per le proposte del dipartimento. Non a caso, dunque, il top lot è stata una Caraffa in argento turca del XX secolo, lotto 518, che partendo da una stima di 1.800 euro è arrivata a chiudere a 32.240 euro.
Particolarmente interessante e sintomatica del trend che anche la vendita per 10.168 euro del lotto 517, un Servizio da the della fine del XIX secolo realizzato ad Hong Kong, non a caso oggi uno dei mercati più attivi e in crescita. Dall’internazionale al nazionale, la vendita del 15 maggio conferma che il mercato italiano tiene bene sia per le proposte, sempre selezionate, di oggetti riferibili al collezionismo più classico come teiere, caffettiere e zuccheriere, ma anche con raccolte, piccole collezioni ed eccellenze indirizzate a un gusto più specifico e regionale. In questo senso va la collezione di oggetti di arte sacra siciliani del XVIII secolo, che divisa in più lotti, è andata totalmente venduta con successo.
Il catalogo dell’asta contava più circa 100 lotti di ceramiche e porcellane, di cui un gruppo organico di porcellane decorate a Vienna, una selezione di maioliche russe, maioliche e porcellane provenienti da una collezione privata pisana. Il complesso delle vendite porta, ancora una volta, la conferma che il mercato si sta polarizzando sulle proposte di grande qualità, siano esse indirizzate al collezionismo nazionale o facciano riferimento al gusto internazionale.
In questo senso, dal catalogo 103, possiamo estrapolare due esempi che rispecchiano questa tendenza. Il primo è la vendita per 8.432 euro del lotto 468, un bel piatto di servizio in maiolica bianca e blu di manifattura pavese della prima metà del XVIII secolo. E’ un piatto grande con la falda decorata in rilievo a motivi floreali che racchiude, nel cavetto, una veduta di città ideale delineata con grande eleganza pittorica.
Il secondo è l’aggiudicazione del vaso decorativo in porcellana policroma della Manifattura moscovita Popov eseguito intorno al 1820. Questo otto, il 506, che partiva da una stima di 600-800 euro ha chiuso a 8.680 euro. Questa aggiudicazione, di per se importante, è indicativa dell’interesse riscontrato da tutta la produzione di ceramiche russe come il lotto 501, un piatto di servizio della manifattura Gardner – Mosca XIX secolo, che ha anch’esso quasi decuplicato la stima chiudendo a 3.968 euro.
Per concludere parliamo di gioielli e orologi in catalogo con una collezione di modelli da polso che andavano dai Patek Philippe anni ’40 ai Rolex anni’70 e ’80. Top lot è stato un Rolex Daytona Cosmograph del 1970 circa – lotto 823 – battuto a 26.040 euro.
Sull’onda delle aste precedenti anche in questa brillano i diamanti, sfusi e montati, ed emerge il costante appeal dei pezzi firmati, Bulgari in particolare. Per la maison romana segnaliamo la vendita per 6.696 euro del lotto 873, una coppia di orecchini “Allegra” un modello a frangia in oro con pietre colorate, perle coltivate e diamanti.
Dalla vendita del 16 maggio un’altra conferma, l’interesse e tenuta dei gioielli antichi fino a quelli di fine Otto e primi Novecento, ma anche della bella produzione degli anni cinquanta dagli anelli.
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