Il 14 giugno la casa d’aste milanese Il Ponte propone per l’asta d’Arte Moderna e Contemporanea più di 300 opere scelte di artisti nazionali e internazionali provenienti da collezioni private italiane e straniere. Le opere ricoprono l’arco temporale che va dal figurativo italiano dei primi anni del XX secolo, all’Informale italiano e internazionale del dopoguerra, dal Futurismo al Surrealismo, dalla Land Art al Nouveau Realisme, per approdare alla Body Art, all’Astrattismo, al GRAV, al Gruppo Enne e all’Arte Cinetica nazionale e internazionale.
Di grande interesse e molto ricca è la sezione dedicata all’astrattismo italiano e al MAC, presenti con opere provenienti da importanti raccolte italiane Reggiani, Radice, Rho, Galli, Badiali, Pantaleoni, Lazzari, Soldati, Scroppo, Galvano, Nangeroni, Korompay, Nigro e E. Giordano. Da sottolineare il nucleo di opere storiche dedicato a Bruno Munari, tra queste: “Negativo -positivo” donato dall’artista al celebre architetto Ernesto Nathan Rogers nel 1951, la rivoluzionaria scultura aerea “Macchina inutile” del 1945 e “Simultaneità degli opposti” del 1951.
Pittura Analitica, Gruppo Enne, Cinetismo, Optical e artisti che hanno incentrato le proprie ricerche sul rapporto luce-superficie-forma-colore-spazio-volume, sono presenti in catalogo con opere pregevoli e significative: tra questi Olivieri, Matino, Vago, Guarneri, Aricò, Griffa e una significativa tela di Battaglia del 1968.
In mostra opere di Fruhtrunk, Wilding , Scheggi, Zappettini, Campus, Vasarely, Minoli, Simeti, Tornquist, Dorazio, Dobes, Demarco, Morandini, Calderara, e uno storico lavoro di François Morellet “3 double trames 0° 30° 60°”. In evidenza un raro “Spazio elastico” di Gianni Colombo del 1975, nonché un’opera di straordinaria importanza eseguita nel 1971 dall’artista cileno e Carlos Cruz Diez con una emblematica “Physycrhomie”. Un interessante nucleo di rilievi ottico-dinamici di Alberto Biasi eseguiti tra 1965 e il 1973 e un rilievo del 1964 di Toni Costa. Capolavoro dell’Arte Cinetica internazionale: “Quadrados en el espacio” del 1971 di Jesus Raphael Soto.
La Pop Art italiana è ben rappresentata da un rilevante gruppo di lavori di Angeli, Mambor, Sarri, Spadari, Adami, Volpini e Lombardo con una rara tela del 1964, ritraente “John Fitzgerald Kennedy”; Mario Schifano con un monocromo inizio anni ’70 e infine Tano Festa presente con 2 olii e una storica “Persiana” del 1963.
Presente in catalogo una rilevante raccolta di sculture di: Melotti, Mitoraj, Picasso, Arman, Bonalumi, A. Pomodoro, Mastroianni. Uno “Spazicemento” di Giuseppe Uncini e una coppia di bronzi di Lucio Fontana del 1968. Carmelo Cappello è rappresentato con 3 sculture storiche, realizzate dal maestro siciliano tra il 1962 e il 1974; tra queste lo straordinario acciaio “Verticalizzazione sferica”, primo premio alla Biennale di Madrid nel 1974. E ancora, in asta un importante gruppo di marmi di Gio’ Pomodoro.
Land Art, Arte Concettuale e Body Art in primo piano con uno storico gruppo di lavori di Dennis Oppenheim, una grande opera di Vito Acconci del 1975, un “Face farces” dell’austriaco Arnulf Rainer, una grande tela di Shusaku Arakawa del 1968 e ancora Christo con 3 progetti: “Project for Avenue des Champs Elysées and Rond Point des Champs Elysées, Paris”, “Running Fence” (Project for Sonoma and Marin Counties California del 1975 e “Valley Curtain for Colorado” del 1971. Di grande importanza “Assioma” del 1970, una rara bachelite incisa di Vincenzo Agnetti esposta alla sua mostra personale tenutasi alla Galleria Blu nel 1971.
Per quanto riguarda l’Informale, si evidenziano Hartung, Schneider, Chighine, Novelli, Tancredi, Scanavino, Birolli, Tobey, De Kermadec, Bemporad, Michaux, Poliakoff, Gallizio, Capogrossi, Turcato, di Crippa due storiche “Spirali” degli anni ’50 e di Vedova quattro opere realizzate tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’80, di cui una tela di dimensioni museali. Infine Giuseppe Santomaso con “Rottura”, un’esplosiva opera del 1960 di rara bellezza, già esposta allo Stedelijk Museum di Amsterdam e al Palais des Beaux Arts di Bruxelles.
Per il Futurismo, da citare una raccolta di tempere e disegni di Severini, Prampolini, Marfa, Ciotti, Depero, Delle Site, D’Anna, Andreoni. Di Giacomo Balla “Futurpesci” del 1924, un “Capolavoro di Art Decò” così come definito da Maurizio Fagiolo dell’Arco.
Il ‘900 italiano è caratterizzato da importanti opere di De Chirico, Sironi, Rosai, Carrà, Morlotti, Guttuso e Soffici. In evidenza su tutte, un pregevole acquerello di Giorgio Morandi, “Natura morta con Conchiglie” del 1943, esposto alla XXXIII Biennale d’Arte Internazionale di Venezia del 1966 e “La spiaggia”, tela del 1931 di Massimo Campigli esposta in America nel 1935 e in Giappone nel 1973. All’incanto anche artisti del Surrealismo internazionale, tra questi Matta, Ernst , Brauner, Labisse e Papazoff. Spicca la grande tela di Enrico Baj del 1965 già esposta al Museo d’Arte Moderna di Chicago nel 1971.
Ampia inoltre la raccolta di opere dedicata a Karel Appel: all’incanto ben sette opere eseguite tra il 1959 e il 1970. In risalto infine tre splendidi lavori degli anni 1931, 1932 e 1966 di Le Courbusier e una tela di Fernand Leger del 1931. Di Alexander Calder una gouache, proveniente da un’importante collezione romana, già esposta alla Perls Gallery di New York nel 1968 e di Keith Haring una grande opera su carta del 1983. Infine, un singolare lavoro del coreano Chun Kwang Young.
In asta non mancano lavori di Boetti, Merz, Simonetti, Klasen, Nido, A. Ferrari, Vermi, Mondino, Pistoletto, Tadini, Bissier, Kolar, Romiti, Spoerri, Hsiao Chin, Mansouroff, Mabe, Kounellis, Gribaudo, Remo Bianco, Romiti, Morandis, Baruchello, Rotella, Calzolari, F. Mauri.
Leggi qui l’intervista a Freddy Battino, esperto del dipartimento de Il Ponte
Asta N° 371
Arte Moderna e Contemporanea
Esposizione 10/11/12 Giugno 2016 (ore 10.00/13.00 – 14.30/18.30)
Asta 14 Giugno 2016 (ore 10.30 e 15.30)