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Dai maestri di inizio ‘900 all’arte cinetica. In arrivo l’asta de Il Ponte

Mario Schifano , Homs 1934 , Roma 1998 "Senza titolo" 1974-78 smalto e tecnica mista su carta applicata su tela, cm 94x100 Firmato al retro Provenienza Collezione privata, Pavia Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma, in data 27 aprile 2016, con il n. 03112160416 Valutazione: € 8.000,00 / € 12.000,00
Bruno Munari , Milano 1907 , 1998 "Macchina inutile" 1945 scultura mobile in metallo e nylon (6 elementi), cm 67x120 ca. Firmata e datata 1945 Provenienza Opera donata dall'artista alla cognata Emma (Carnevali) Ivi acquisito dall'attuale proprietario Valutazione: € 15.000,00 / € 25.000,00
Bruno Munari , Milano 1907 , 1998
“Macchina inutile” 1945
scultura mobile in metallo e nylon (6 elementi), cm 67×120 ca.
Firmata e datata 1945
Provenienza
Opera donata dall’artista alla cognata Emma (Carnevali)
Ivi acquisito dall’attuale proprietario
Valutazione: € 15.000,00 / € 25.000,00

Il 14 giugno la casa d’aste milanese Il Ponte propone per l’asta d’Arte Moderna e Contemporanea più di 300 opere scelte di artisti nazionali e internazionali provenienti da collezioni private italiane e straniere. Le opere ricoprono l’arco temporale che va dal figurativo italiano dei primi anni del XX secolo, all’Informale italiano e internazionale del dopoguerra, dal Futurismo al Surrealismo, dalla Land Art al Nouveau Realisme, per approdare alla Body Art, all’Astrattismo, al GRAV, al Gruppo Enne e all’Arte Cinetica nazionale e internazionale.

Di grande interesse e molto ricca è la sezione dedicata all’astrattismo italiano e al MAC, presenti con opere provenienti da importanti raccolte italiane Reggiani, Radice, Rho, Galli, Badiali, Pantaleoni, Lazzari, Soldati, Scroppo, Galvano, Nangeroni, Korompay, Nigro e E. Giordano. Da sottolineare il nucleo di opere storiche dedicato a Bruno Munari, tra queste: “Negativo -positivo” donato dall’artista al celebre architetto Ernesto Nathan Rogers nel 1951, la rivoluzionaria scultura aerea “Macchina inutile” del 1945 e “Simultaneità degli opposti” del 1951.

Bruno Munari “Negativo-positivo” 1951 olio su tavola, cm 60×60
Bruno Munari
“Negativo-positivo” 1951
olio su tavola, cm 60×60

Pittura Analitica, Gruppo Enne, Cinetismo, Optical e artisti che hanno incentrato le proprie ricerche sul rapporto luce-superficie-forma-colore-spazio-volume, sono presenti in catalogo con opere pregevoli e significative: tra questi Olivieri, Matino, Vago, Guarneri, Aricò, Griffa e una significativa tela di Battaglia del 1968.

In mostra opere di Fruhtrunk, Wilding , Scheggi, Zappettini, Campus, Vasarely, Minoli, Simeti, Tornquist, Dorazio, Dobes, Demarco, Morandini, Calderara, e uno storico lavoro di François Morellet “3 double trames 0° 30° 60°”. In evidenza un raro “Spazio elastico” di Gianni Colombo del 1975, nonché un’opera di straordinaria importanza eseguita nel 1971 dall’artista cileno e Carlos Cruz Diez con una emblematica “Physycrhomie”. Un interessante nucleo di rilievi ottico-dinamici di Alberto Biasi eseguiti tra 1965 e il 1973 e un rilievo del 1964 di Toni Costa. Capolavoro dell’Arte Cinetica internazionale: “Quadrados en el espacio” del 1971 di Jesus Raphael Soto.

Jesus Rafael Soto , Bolivar 1923 , Parigi 2005 "Cuadrados en el espacio" 1971 acrilico, legno, metallo dipinto e fili di nylon, cm 103x100x15 Firmato, titolato e datato 1971 al retro Provenienza Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano Valutazione: € 80.000,00 / € 120.000,00
Jesus Rafael Soto , Bolivar 1923 , Parigi 2005
“Cuadrados en el espacio” 1971
acrilico, legno, metallo dipinto e fili di nylon, cm 103x100x15
Firmato, titolato e datato 1971 al retro
Provenienza
Galleria Blu, Milano
Collezione privata, Milano
Valutazione: € 80.000,00 / € 120.000,00

La Pop Art italiana è ben rappresentata da un rilevante gruppo di lavori di Angeli, Mambor, Sarri, Spadari, Adami, Volpini e Lombardo con una rara tela del 1964, ritraente “John Fitzgerald Kennedy”; Mario Schifano con un monocromo inizio anni ’70 e infine Tano Festa presente con 2 olii e una storica “Persiana” del 1963.

Mario Schifano , Homs 1934 , Roma 1998 "Senza titolo" 1974-78 smalto e tecnica mista su carta applicata su tela, cm 94x100 Firmato al retro Provenienza Collezione privata, Pavia Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma, in data 27 aprile 2016, con il n. 03112160416 Valutazione: € 8.000,00 / € 12.000,00
Mario Schifano , Homs 1934 , Roma 1998
“Senza titolo” 1974-78
smalto e tecnica mista su carta applicata su tela, cm 94×100
Firmato al retro
Provenienza
Collezione privata, Pavia
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall’Archivio Mario Schifano, Roma, in data 27 aprile 2016, con il n. 03112160416
Valutazione: € 8.000,00 / € 12.000,00

Presente in catalogo una rilevante raccolta di sculture di: Melotti, Mitoraj, Picasso, Arman, Bonalumi, A. Pomodoro, Mastroianni. Uno “Spazicemento” di Giuseppe Uncini e una coppia di bronzi di Lucio Fontana del 1968. Carmelo Cappello è rappresentato con 3 sculture storiche, realizzate dal maestro siciliano tra il 1962 e il 1974; tra queste lo straordinario acciaio “Verticalizzazione sferica”, primo premio alla Biennale di Madrid nel 1974. E ancora, in asta un importante gruppo di marmi di Gio’ Pomodoro.

Carmelo Cappello , Ragusa 1912 , Milano 1996 "Verticalizzazione sferica" 1974-1975  scultura in acciaio lucidato, h cm 225  Firmata, datata 1975 e numerata es.1/3 Esposizioni "Carmelo Cappello" Galleria Corsini, Intra, 1975 "Carmelo Cappello" Galleria Michelucci, Firenze, 1976, tav.6 ill. in catalogo "Carmelo Cappello. Forma nel verde" 1978, San Quirico d'Orcia, 1978 "Carmelo Cappello" Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 1981, p.32 ill. in catalogo VI Biennale Internazionale di Madrid, 1983 Bibliografia F. Gallo "Carmelo Cappello. Opere dal 1938 al 1990" Milano, Electa, 1990, p.89 n.60 ill. Opera registrata all'Archivio Carmelo Cappello, presso Galleria Spaziotemporaneo, Milano, con il n.A74/75-148 Valutazione: € 7.000,00 / € 12.000,00
Carmelo Cappello , Ragusa 1912 , Milano 1996
“Verticalizzazione sferica” 1974-1975
scultura in acciaio lucidato, h cm 225
Firmata, datata 1975 e numerata es.1/3
Esposizioni
“Carmelo Cappello” Galleria Corsini, Intra, 1975
“Carmelo Cappello” Galleria Michelucci, Firenze, 1976, tav.6 ill. in catalogo
“Carmelo Cappello. Forma nel verde” 1978, San Quirico d’Orcia, 1978
“Carmelo Cappello” Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 1981, p.32 ill. in catalogo
VI Biennale Internazionale di Madrid, 1983
Bibliografia
F. Gallo “Carmelo Cappello. Opere dal 1938 al 1990” Milano, Electa, 1990, p.89 n.60 ill.
Opera registrata all’Archivio Carmelo Cappello, presso Galleria Spaziotemporaneo, Milano, con il n.A74/75-148
Valutazione: € 7.000,00 / € 12.000,00

Land Art, Arte Concettuale e Body Art in primo piano con uno storico gruppo di lavori di Dennis Oppenheim, una grande opera di Vito Acconci del 1975, un “Face farces” dell’austriaco Arnulf Rainer, una grande tela di Shusaku Arakawa del 1968 e ancora Christo con 3 progetti: “Project for Avenue des Champs Elysées and Rond Point des Champs Elysées, Paris”, “Running Fence” (Project for Sonoma and Marin Counties California del 1975 e “Valley Curtain for Colorado” del 1971. Di grande importanza “Assioma” del 1970, una rara bachelite incisa di Vincenzo Agnetti esposta alla sua mostra personale tenutasi alla Galleria Blu nel 1971.

Vincenzo Agnetti , Milano 1926 , 1981 "Assioma - Il punto è la prima ubicazione tridimensionale - la sfera inesistente" 1970 bachelite nera incisa a mano e trattata con colore bianco al nitro in cassetta originale, cm 85x85, diam. cm 70 Firmato, titolato e datato 1970 al retro Provenienza Galleria Blu, Milano, 1971 Collezione privata, Varese Esposizioni "Vincenzo Agnetti. Ridondanza: paesaggi e ritratti. Analisi: assiomi" Galleria Blu, Milano, febbraio - marzo 1971, ill. in catalogo "Lavoro-Agnetti quasi dimenticato a memoria" Galleria Milano, Milano, 14 Marzo - 13 Maggio 2006 Bibliografia V. Agnetti "Dimentica opere 1967-1980" Ed. Galleria Martano, Milano 1981, p.29 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilascioato dall'Archivio Vincenzo Agnetti, Milano, con il n.0273AB1970011601847 Valutazione: € 40.000,00 / € 60.000,00
Vincenzo Agnetti , Milano 1926 , 1981
“Assioma – Il punto è la prima ubicazione tridimensionale – la sfera inesistente” 1970
bachelite nera incisa a mano e trattata con colore bianco al nitro in cassetta originale, cm 85×85, diam. cm 70
Firmato, titolato e datato 1970 al retro
Provenienza
Galleria Blu, Milano, 1971
Collezione privata, Varese
Esposizioni
“Vincenzo Agnetti. Ridondanza: paesaggi e ritratti. Analisi: assiomi” Galleria Blu, Milano, febbraio – marzo 1971, ill. in catalogo
“Lavoro-Agnetti quasi dimenticato a memoria” Galleria Milano, Milano, 14 Marzo – 13 Maggio 2006
Bibliografia
V. Agnetti “Dimentica opere 1967-1980” Ed. Galleria Martano, Milano 1981, p.29 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilascioato dall’Archivio Vincenzo Agnetti, Milano, con il n.0273AB1970011601847
Valutazione: € 40.000,00 / € 60.000,00

Per quanto riguarda l’Informale, si evidenziano Hartung, Schneider, Chighine, Novelli, Tancredi, Scanavino, Birolli, Tobey, De Kermadec, Bemporad, Michaux, Poliakoff, Gallizio, Capogrossi, Turcato, di Crippa due storiche “Spirali” degli anni ’50 e di Vedova quattro opere realizzate tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’80, di cui una tela di dimensioni museali. Infine Giuseppe Santomaso con “Rottura”, un’esplosiva opera del 1960 di rara bellezza, già esposta allo Stedelijk Museum di Amsterdam e al Palais des Beaux Arts di Bruxelles.

Per il Futurismo, da citare una raccolta di tempere e disegni di Severini, Prampolini, Marfa, Ciotti, Depero, Delle Site, D’Anna, Andreoni. Di Giacomo Balla “Futurpesci” del 1924, un “Capolavoro di Art Decò” così come definito da Maurizio Fagiolo dell’Arco.

Giacomo Balla , Torino 1871 , Roma 1958 "Futurpesci" 1924 ca. tempera su carta intelata, cm 65x154,5 Firmato "Futur Ballla" in basso a sinistra Provenienza Casa Balla, Roma (elenco registro n.616) Collezione Mario Pieroni, Pescara Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia a cura di Maurizio Fagiolo dell'Arco, Roma La documentazione relativa all'opera è conservata presso l'Archivio Gigli per l'Opera di Giacomo Balla, Roma Valutazione: € 20.000,00 / € 30.000,00
Giacomo Balla , Torino 1871 , Roma 1958
“Futurpesci” 1924 ca.
tempera su carta intelata, cm 65×154,5
Firmato “Futur Ballla” in basso a sinistra
Provenienza
Casa Balla, Roma (elenco registro n.616)
Collezione Mario Pieroni, Pescara
Galleria Blu, Milano
Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia a cura di Maurizio Fagiolo dell’Arco, Roma
La documentazione relativa all’opera è conservata presso l’Archivio Gigli per l’Opera di Giacomo Balla, Roma
Valutazione: € 20.000,00 / € 30.000,00

Il ‘900 italiano è caratterizzato da importanti opere di De Chirico, Sironi, Rosai, Carrà, Morlotti, Guttuso e Soffici. In evidenza su tutte, un pregevole acquerello di Giorgio Morandi, “Natura morta con Conchiglie” del 1943, esposto alla XXXIII Biennale d’Arte Internazionale di Venezia del 1966 e “La spiaggia”, tela del 1931 di Massimo Campigli esposta in America nel 1935 e in Giappone nel 1973. All’incanto anche artisti del Surrealismo internazionale, tra questi Matta, Ernst , Brauner, Labisse e Papazoff. Spicca la grande tela di Enrico Baj del 1965 già esposta al Museo d’Arte Moderna di Chicago nel 1971.

Enrico Baj , Milano 1924 , Vergiate 2003 "Le comte de Hornes, Seigneur des Pays-Bas et Guillaume IX de Nassau" 1965 olio, collage, passamaneria, oggetti, decorazioni e mostrine, cm 146x114 Firmato in basso a sinistra Provenienza Galleria Schwarz, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Baj e Cavaliere" Galleria Narciso, Torino, 19 ottobre - 6 novembre 1966, cat. n.27 "Enrico Baj" Galerie Vaclava Spaly, Praga, maggio 1969, cat. n.11 ill. "Enrico Baj. Retropective" Museum of Contemporary Art, Chicago, 11 settembre - 24 ottobre 1971, cat. n.41 ill. Bibliografia "Baj" Milano, Mauri Editore, 1969, ill. (part.) E. Crispolti "Catalogo Generale dell'opera di Enrico Baj" Torino, Bolaffi, 1973, p.148, n.1011 ill. Valutazione: € 35.000,00 / € 55.000,00
Enrico Baj , Milano 1924 , Vergiate 2003
“Le comte de Hornes, Seigneur des Pays-Bas et Guillaume IX de Nassau” 1965
olio, collage, passamaneria, oggetti, decorazioni e mostrine, cm 146×114
Firmato in basso a sinistra
Provenienza
Galleria Schwarz, Milano
Collezione privata, Milano
Esposizioni
“Baj e Cavaliere” Galleria Narciso, Torino, 19 ottobre – 6 novembre 1966, cat. n.27
“Enrico Baj” Galerie Vaclava Spaly, Praga, maggio 1969, cat. n.11 ill.
“Enrico Baj. Retropective” Museum of Contemporary Art, Chicago, 11 settembre – 24 ottobre 1971, cat. n.41 ill.
Bibliografia
“Baj” Milano, Mauri Editore, 1969, ill. (part.)
E. Crispolti “Catalogo Generale dell’opera di Enrico Baj” Torino, Bolaffi, 1973, p.148, n.1011 ill.
Valutazione: € 35.000,00 / € 55.000,00

Ampia inoltre la raccolta di opere dedicata a Karel Appel: all’incanto ben sette opere eseguite tra il 1959 e il 1970. In risalto infine tre splendidi lavori degli anni 1931, 1932 e 1966 di Le Courbusier e una tela di Fernand Leger del 1931. Di Alexander Calder una gouache, proveniente da un’importante collezione romana, già esposta alla Perls Gallery di New York nel 1968 e di Keith Haring una grande opera su carta del 1983. Infine, un singolare lavoro del coreano Chun Kwang Young.
In asta non mancano lavori di Boetti, Merz, Simonetti, Klasen, Nido, A. Ferrari, Vermi, Mondino, Pistoletto, Tadini, Bissier, Kolar, Romiti, Spoerri, Hsiao Chin, Mansouroff, Mabe, Kounellis, Gribaudo, Remo Bianco, Romiti, Morandis, Baruchello, Rotella, Calzolari, F. Mauri.

Leggi qui l’intervista a Freddy Battino, esperto del dipartimento de Il Ponte

Asta N° 371
Arte Moderna e Contemporanea
Esposizione 10/11/12 Giugno 2016 (ore 10.00/13.00 – 14.30/18.30)
Asta 14 Giugno 2016 (ore 10.30 e 15.30)

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