Arte e impresa: Allianz sigla una partnership esclusiva con il MoMA. Mentre in Italia consolida il suo impegno a Milano, e non solo. Come ci spiega Maurizio Devescovi, Direttore Generale di Allianz Italia.
Quando sentiamo parlare di Allianz, l’associazione mentale con il settore delle assicurazioni è immediata e imprescindibile. Leader nel suo campo, l’azienda tedesca guidata dall’AD Klaus-Peter Roehler,è difatti un brand di successo, solido e riconosciuto a livello internazionale. Ma cosa accade se un gruppo di questo calibro si mette in testa di voler diventare sinonimo di mecenatismo, dedizione e responsabilità nel sostenere l’arte e la cultura? Succede che fa le cose per bene e si attiva per costruire un dialogo con le migliori realtà culturali al mondo. Come dimostra l’ultimo colpo messo a segno, una partnership esclusiva con uno dei templi indiscussi dell’arte moderna e contemporanea, il Museum of Modern Art di New York.
Di recente, il Gruppo è infatti diventato corporate sponsor esclusivo delle mostre di arte contemporanea che il MoMA organizzerà nei prossimi anni. Attualmente la sponsorship riguarda diverse opere – in esposizione sino a febbraio 2017 – tra cui la serie The Ballad of Sexual Dependency (1979-2004) della fotografa statunitense Nan Goldin, Lovers (1994), l’installazione immersiva del giapponese Teiji Furuhashi e Imponderable (2015–16) del newyorkese Tony Oursler. La partnership include anche Bouchra Khalili: The Mapping Journey Project, la mostrainaugurata lo scorso aprile e dedicata all’omonima serie di video che l’artista francese di origini marocchine ha realizzato tra il 2008 e il 2011.
In Italia, l’impegno di Allianz non è da meno: quest’anno la filiale italiana del gruppo si è distinta come partner assicurativo della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, 21st Century. Design After Design, in corso a Milano sino al 12 settembre; mentre sono ormai dieci anni che Allianz sostiene l’Orchestra Filarmonica della Scala ed eventi di prestigio come il Concerto di Primavera o come il Concerto per Milano, che quest’anno si è svolto il 12 giugno con protagonisti il Maestro Riccardo Chailly e la nota pianista argentina Martha Argerich.
Qual è il valore aggiunto che un’impresa come Allianz può dare al mondo dell’arte e della cultura?
Maurizio Devescovi: Il Gruppo Allianz è un player globale nel settore assicurativo e in quello dei servizi finanziari e Allianz Italia è una delle principali realtà assicurative del Paese. Guardiamo al mondo dell’arte e della cultura da più angolazioni. Nel nostro “dna” non c’è solo lo sviluppo del business, ma è importante per noi essere sempre di più un buon esempio di corporate citizen, con le molte iniziative di responsabilità sociale promosse in questi anni, anche grazie alla nostra Fondazione Allianz Umana Mente.
Riteniamo che grandi istituzioni e investitori privati debbano contribuire a mantenere e sviluppare il patrimonio culturale e l’Italia è depositaria di tradizioni tra le più ricche e apprezzate nel mondo. In coerenza con questa vocazione a sostegno della cultura, promuoviamo ogni anno molteplici iniziative e siamo partner di istituzioni di eccellenza come l’Orchestra Filarmonica della Scala, una collaborazione che dura da oltre 10 anni e che consente di offrire a tutta la cittadinanza prestigiosi eventi, come il Concerto per Milano che viene riproposto ogni anno gratuitamente richiamando un pubblico di oltre 50mila spettatori nella splendida cornice di Piazza del Duomo a Milano.
C’è poi l’aspetto legato alle altissime competenze del gruppo Allianz per la protezione e assicurazione del patrimonio artistico: con gli specialisti Fine Arts, ci proponiamo come partner di eccellenza per la salvaguardia delle collezioni d’arte per clienti italiani e internazionali. La formula all risks, che garantisce una protezione totale per qualsiasi danno o perdita qualunque ne sia la causa, consente di salvaguardare l’integrità delle opere d’arte anche dai rischi meno prevedibili.
Allianz e MoMA: quali sono le aspettative?
MD: Il Gruppo Allianz ha stretto recentemente una partnership divenendo corporate sponsor esclusivo per numerose mostre di arte contemporanea del Museum of Modern Arts di New York, una tra le più prestigiose istituzioni culturali al mondo. Gli artisti contemporanei osano sfidare costantemente i limiti entro i quali viene creata l’opera d’arte e l’impegno di Allianz sottolinea l’interesse a sostenere chi assume dei rischi, promuove il cambiamento ed esplora continuamente nuove idee.
Allianz Italia è partner della Filarmonica della Scala e della Triennale di Milano. Sono previste nuove partnership sul suolo italiano nel futuro prossimo?
MD: Sì, Allianz Italia quest’anno è partner del Premio Campiello, il prestigioso evento letterario organizzato dalla Fondazione Il Campiello per la diffusione delle opere di narrativa italiana.Il sostegno di Allianz Italia è rivolto all’intero percorso del Premio: un ampio ciclo di incontri aperti al pubblico con gli autori finalisti viene organizzato in molte località italiane fino alla fine di settembre. La cerimonia di premiazione del vincitore si terrà il 10 settembre a Venezia.Come noto, il Campiello è stato istituito nel 1962 per volontà degli Industriali del Veneto, affermandosi negli anni tra i più importanti premi per la letteratura italiana e ottenendo l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel tempo, il Premio Campiello si è sviluppato in molte iniziative organizzate dalla Fondazione Il Campiello per mantenere una funzione culturale continua e permanente durante tutto il corso dell’anno.
2 Commenti
……Mah….io avevo la semplice intenzione di assicurare l’auto……tutte queste notizie “filantropiche” [pur facendovi onore]…..non mi aiutano a scegliervi!
Imperio Galardi (Firenze)
bello avere queste notizie e brava Marta pettinau