Ultimi giorni per visitare la mostra retrospettiva Paul Klee. L’ironie à l’oeuvre. Sino all’1 agosto, il Centre Pompidou presenta oltre 200 opere dell’astrattista. Il filo conduttore? L’ironia.
Non è facile raccontare qualcosa di nuovo su quegli artisti storici che sono già stati attraversati in lungo e in largo dalla critica. Stavolta ci prova il Centre Pompidou di Parigi con una retrospettiva su Paul Klee, che guarda al lavoro dell’astrattista di origini svizzere, attraverso la lente dell’ironia.
A 47 anni di distanza dall’ultima grande mostra francese dedicata all’artista – che fu allestita nel 1969 al Musée National d’Art Moderne di Parigi – Paul Klee. L’ironie à l’oeuvre riunisce 230 opere provenienti dal Zentrum Paul Klee di Berna, in Svizzera, e da altre prestigiose collezioni, sia pubbliche che private, per spiegare come l’attitudine all’ironia – quella romantica ottocentesca – la predisposizione alla caricatura e alla satira, siano ricorrenti nella produzione di Klee.
La mostra si sviluppa in sette sezioni tematiche: si inizia con le grafiche satiriche degli esordi, corrispondenti agli anni successivi gli studi a Monaco, di cui fanno parte anche le illustrazioni del Candido di Voltaire. Si continua poi con una sezione dedicata alla risposta di Klee al Cubismo – da lui scoperto a Monaco alla fine del 1911 – nella quale i suoi componimenti spontanei e brulicanti di segni diventano una critica ironica alle seriose scomposizioni cubiste.
Il terzo capitolo della mostra è ambientato negli anni seguenti la Prima Guerra Mondiale, quando Klee, reduce dall’esperienza nell’aviazione tedesca, inizia a definire un catalogo di automi, strizzando l’occhio all’estetica della macchina tanto in voga nei circoli dadaisti del tempo. L’esposizione affronta poi il rapporto tra Klee e il Costruttivismo del Bauhaus, tra l’astrattista e il Picasso surrealista degli anni Trenta, per concludersi nella Germania di Hitler, quando la sua arte fu etichettata come “degenerata” e lui forzato a trasferirsi a Berna. Ma anche allora, esiliato e ormai prossimo alla morte, Paul Klee riuscì a mantenere intatto il suo sguardo leggero sulle cose e la capacità di esorcizzare le brutture del suo tempo e di servire la bellezza – come scrisse nei sui diari – raffigurandone i nemici. Con ironia.
Informazioni utili
Paul Klee. L’ironie à l’oeuvre
sino all’1 agosto
Centre Pompidou, galerie 2, level 6
Parigi