Nel cuore di Milano, nella cornice storica di Piazza Castello, prende vita nel 2006 la Fondazione Achille Castiglioni. Achille Castiglioni, nato nel 1918 e spentosi agli albori del nuovo millennio, viene consacrato dal tempo uno dei nomi immortali del design italiano. Laureato nel 1944 in architettura, diventerà professore di Progettazione Artistica per l’Industria presso il Politecnico di Milano. La vita e il percorso professionale di Achille Castiglioni si incontrano nello studio di Piazza Castello, i cui spazi, vissuti dal designer come laboratorio e luogo creativo, vengono ri-abitati dai suoi eredi ed aperti al pubblico. Lo studio, sostenuto dalla collaborazione della Triennale di Milano, diventa centro propulsore di iniziative legate alla figura di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, rinnovandosi annualmente nell’allestimento.

Lo scorso 6 marzo è stato inaugurato “L’ambiente arredato per il pranzo”, tassello di una più ampia rassegna dal titolo “Dimensione domestica”, iniziata nel 2016 con “L’ambiente di soggiorno” e che si concluderà nel 2018 con “L’ambiente per il pranzo”. Negli spazi della Fondazione si installa la ricostruzione filologica dell’ambiente presentato dai fratelli Castiglioni in occasione della mostra “La casa abitata”, tenutasi presso Palazzo Strozzi a Firenze nel 1965. Il progetto espositivo si pone quindi come seconda tappa del percorso tematico “dell’abitare”, filone unificante del trittico narrativo. Lo spazio ricreato, lontano dalla rigidità e compostezza di una vetrina, si mostra nell’autenticità di una reale sala da pranzo, colta e fotografata in un istante che sembra solo casualmente non escludere la presenza umana.

La tavola parzialmente apparecchiata, i piatti impilati e le sedie non ancora disposte, portano sulla scena una libertà, tutta nuova, di gestire ed organizzare lo spazio. A concretizzare questo concetto è, per esempio, il mobile Rampa, piano d’appoggio su ruote, da un lato scaffale e dall’altro scrittoio. E ancora, la possibilità di determinare di volta in volta, in modo semplice ed autonomo la disposizione dell’arredamento, si traduce la nella sedia pieghevole Tric, rivisitazione Thonet, con schienale e seduta rivestiti in feltro.

Ogni oggetto svela silenziosamente la propria funzionalità, solo un poco celata, ma sempre comprensibile, dietro le forme intuitive ed innovative dei fratelli Castiglioni. Nei progetti e nei prodotti ideati da Castiglioni, iltermine design ritrova la purezza del significato originario, designando finalmente l’oggetto utile, funzionale e bello.  La Fondazione non si risolve solo nella sala che accoglie l’esposizione annuale, ma vengono resi fruibili tutti gli spazi dello studio.

La stanza riservata ai prototipi lascia poco spazio al respiro, mentre gli occhi vagano tra la celebre lampada Arco e il verde Allunaggio (sedile da esterni, per Zanotta) incastrati tra mille di quegli “oggetti anonimi” che hanno ispirato il lavoro di Castiglioni. Il massiccio tavolo in legno della sala riunioni è solcato da bruciature di sigaretta, tagli e segni; cicatrici di pensieri e progetti che trovano forma e ritrovano anima negli oggetti sparsi per la stanza.

La seduta a sellino di bicicletta, lo sgabello ricavato dal sedile di un trattore, il piccolo appoggio ad una sola gamba che si ispira ai trespoli da mungitura: tutto si può toccare, tutto è utilizzabile, su ogni sedia è possibile sedersi. La Fondazione, nelle sue poche stanze ricolme, mantiene viva e continua a trasmettere la filosofia di Achille Castiglioni: “Oggetti veri per bisogni reali” è il credo ultimo dell’uomo e del designer che fu autore di grandi allestimenti e del cucchiaio da maionese.

INFORMAZIONI UTILI

Dimensione Domestica – atto II

Fino al 30 dicembre 2017

Solo visite guidate sempre su prenotazione: dal martedì al venerdì, alle ore 10.00 – 11.00 – 12.00

Biglietto singolo: 10 Euro; biglietto ridotto: 7 Euro

Tel. 02.8053606

Per prenotazioni online e info: fondazione@achillecastiglioni.it

Commenta con Facebook