Maggio fitto di appuntamenti da Wannenes a Genova. La sessione primaverile delle aste presenta otto vendite, che inizia il 15 maggio con il catalogo di Argenti, Avori, Icone e Oggetti d’Arte Russa. L’esposizione dei lotti è in corso fino a mercoledì 14 nelle sale di Palazzo del Melograno (Piazza Campetto 2) con orario 10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00.
Nel catalogo dedicato agli argenti che vede 404 lotti che saranno dispersi giovedì 15 in due tornate (alle 15.00 e alle 21.00) spiccano quattro lavori di Paul Storr, emblematici del suo stile. Una coppia di candelabri del 1826 (lotto 216) a quattro bracci mossi in argento con decoro ad elementi zoomorfi, volute e conchiglie, pesano oltre venti chilogrammi e sono stimati 40.000 – 60.000 euro, mentre due rinfrescatoi in argento, databili al 1820 con manici a mascherone (lotto 217) sono valutati tra i 20.000 ed i 30.000. Un altro rinfrescatoio, del 1831, a forma di secchio con decorazioni a trompe l’oeil e crest di famiglia inciso (lotto 214) ha una stima di 5.000 – 6.000 euro, mentre una spettacolare coppia di piatti da parata dal diametro di 48 centimetri e dal peso complessivo di oltre sette chili, è decorata da ricche bordure e scene raffiguranti la Titonomachia e i Niobidi (lotto 215, stima 10.000 – 15.000 euro).
Gli oggetti provenienti dalle collezioni di Fiero Gandolfi – personalità dello sport e dell’imprenditoria bolognese – sono l’asse portante del catalogo degli arredi del 16-17 maggio. La sua casa di campagna affacciata su Bologna, chiamata con affettuosa ironia Casa Bianca, è stata arredata con passione insieme alla moglie Annarosa. La residenza è caratterizzata da un gusto essenziale ed elegante, per molto versi simile a quelli di una casa inglese di campagna, confortevole ma scandito da arredi di grande qualità ed impatto decorativo, come ad esempio il bel cassettone a ribalta impiallacciato in noce e radica di noce con decoro geometrico e montature in bronzo dorato (lotto 631, stima 8.000 – 12.000 euro), uno scenografico inginocchiatoio in legno scolpito, laccato e dorato, databile al XVII-XVIII secolo ed arricchito da figure di putti alati a tutto tondo su una base rocciosa (lotto 624, stima 2.000 – 3.000 euro); un’ariosa specchiera in legno intagliato e dorato del XVIII secolo, caratterizzata dall’elegante impianto della cornice, modanata e percorsa da un ricco fregio fogliato (lotto 615) è valutata 2.000 – 3.000 euro.
Il catalogo presenta anche oggetti da connoisseur che, per la ricercata fattura e la scelta dei soggetti, riportano al gusto del Grand Tour: tra questi una scultura in marmi diversi, oro e argento del XIX secolo raffigurante Minerva (lotto 771, stima 10.000 – 15.000), e una raccolta di oltre una trentina di cere tra le quali due rilievi di Caspar Bernhard-Hardy (Colonia 1726-1819), raffiguranti l’Ebreo e San Bruno (lotto 885, stima 1.000 – 1.500 euro): allo stesso artista si riporta in catalogo una Scena galante (lotto 870, stima 600 – 800 euro).
Infine la casa d’aste genovese propone una scelta di maioliche e porcellane dal XVI al XX secolo, sia di produzione italiana che europea. Tra le maioliche si citano una bella crespina compendiaria, decorata con un putto allegorico, forse uscita dalla bottega degli Utili (lotto 1119, stima 700 – 900 euro) ed alcuni interessanti esempi di maiolica novese settecentesca ed ottocentesca: una bella caffettiera con decoro al ponticello, databile al 1770 circa (lotto 1123) è stimata 700 – 900 euro, mentre due piatti in maiolica bianca e blu a motivi floreali del 1730 circa, sempre usciti dalle fornaci di Antonibon, (lotto 1121) sono valutati 400 – 600 euro.
Tra le produzioni ottocentesche, un centrotavola con montanti a delfino della manifattura Viero, databile alle ultime decadi del XIX secolo (lotto 1137), e una bella coppia di vasi con piedistallo in maiolica policroma, sempre novese, di una tipologia di origine settecentesca che ha goduto di grande favore ben dentro il XIX secolo (lotto 1139) hanno la medesima stima, 1.200 – 1.400 euro.
Interessanti due gruppi in terraglia di grandi dimensioni ed a soggetto mitologico, attribuibili a una manifattura centroitaliana, la bolognese Aldrovandi o forse la faentina manifattura della famiglia Ferniani. Ambiziosi nell’impianto, ma con sostanziali differenze stilistiche e di pasta, andranno entrambi attribuiti agli anni a cavallo tra il XVIII e le prime decadi del XIX secolo. Il primo raffigura Amore che incorona una fanciulla (lotto 1134), il secondo Un giovane e una fanciulla dall’antico (lotto 1135): entrambi sono stimati 1.700 – 1.900 euro). Tra le porcellane, riferibile al XVIII secolo, un’interessante figura bianca, uscita dalle fornaci di Vinovo intorno al 1780 ed allegorica dell’Inverno (lotto 1129, stima 500 – 800 euro).
Per le produzioni del XX secolo, due piccoli vasi di Galileo Chini databili al 1910 circa (lotto 1149, stima 500 – 800 euro), e un’accattivante figura di Lenci, del 1930-40 circa, rappresentante un elefante al passo (lotto 1150, stima 800 – 1.200 euro).
ARGENTI AVORI ICONE E OGGETTI D’ARTE RUSSA
ASTA 218
15 MAGGIO 2017
PRIMA TORNATA ore 15:00
lotti 1 – 272
SECONDA TORNATA ore 21:00
lotti 273 – 404
DALLE COLLEZIONI DI FIERO GANDOLFI
ASTA 219-220
16 MAGGIO 2017
PRIMA TORNATA ore 15:00
lotti 501 – 800
SECONDA TORNATA ore 21:00
lotti 801 – 950
17 MAGGIO 2017
TERZA TORNATA ore 10:30
lotti 951 – 1166
CERAMICHE EUROPEE
ASTA 219-220
16 MAGGIO 2017
PRIMA TORNATA ore 15:00
lotti 501 – 800
SECONDA TORNATA ore 21:00
lotti 801 – 950
17 MAGGIO 2017
TERZA TORNATA ore 10:30
lotti 951 – 1166
ESPOSIZIONE
11-14 MAGGIO 2017
WANNENES
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2, Genova
10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00