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Imperdibile Marilyn. Al di là della solita icona c’è una donna poco conosciuta

Marilyn

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Imperdibile Marilyn, Palazzo degli Esami, Roma – fino al 30 luglio 2017

 

Icona del XX secolo, spaesata bimba cresciuta in un orfanotrofio, mito incontrastato di Hollywood, fragile essere umano dalla viscerale fame d’affetto, spietata calcolatrice che ha usato il proprio corpo per fare carriera, suicida per amore o vittima di trame politiche ben più grandi di lei: i panni che sono stati cuciti addosso a Marilyn Monroe son molto più numerosi degli abiti e dei personaggi che ha indossato in quella trentina di film che hanno costellato la sua breve eppure indimenticabile carriera cinematografica. L’attrice è stata oggetto di un numero infinito di biografie, documentari, saggi, approfondimenti: la maggior parte dei quali ha preferito privilegiare l’aspetto tragico della sua parabola esistenziale, concentrandosi sull’infanzia difficile, i drammi sentimentali, i problemi legati alla dipendenza dai farmaci e l’incredibile mole di speculazioni, condita da teorie del complotto, che ha accompagnato la sua improvvisa morte. C’è però un aspetto meno diffuso, davvero intrigante, ancora tutto da raccontare: quello di una creatura consapevole, autodeterminata, estremamente controcorrente rispetto alle regole imposte dall’allora società e dallo star system.

Che la mostra Imperdibile Marilyn – oltre a presentare una vastissima quantità di effetti personali, memorabilia, documenti originali, abiti di scena e non – voglia indagare proprio questo ambito lo si intuisce già dal sottotitolo: donna, mito, manager.

Imperdibile Marilyn – oggetti in mostra
Imperdibile Marilyn – oggetti in mostra

L’esibizione, ospitata nell’elegante Palazzo degli Esami, patrocinata dall’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma e resa possibile principalmente grazie al collezionista Ted Stampfer – ma anche ad altri generosi prestiti privati – non si limita a offrire al visitatore la possibilità di ammirare in prima persona circa 300 oggetti appartenuti alla diva o strettamente correlati a essa: gli consente di ripercorrerne in maniera significativa le tappe biografiche e, contemporaneamente, di immergersi in quegli anni che hanno definitivamente influenzato l’immaginario collettivo di tutto il mondo.

Si va dai primi commoventi ritratti di una bambina che, con il senno di poi, verrà definita dalla stampa “già a due anni una perfetta bambola vivente” ai primi innocenti ritratti da modella, per arrivare all’esplosione di una carriera la cui eco non avrà uguali: Marilyn Monroe si trasformerà in quell’icona di capelli platino arricciati, labbra rosso fuoco, corpo procace e sorriso teneramente sensuale che, in vita ma soprattutto dopo morte, verrà riprodotta eternamente a uso e consumo della massa. Gli effetti personali sono i più diversi e svariati anche perché, in base alle sue volontà testamentarie, la maggior parte di essi andò al suo insegnante di recitazione. Restando, dunque, imballati dal 1962 si conserveranno quasi perfettamente fino alla messa all’asta di fine anni novanta: in mostra ci sono oggetti quotidiani come creme o mascherine per il viso, bigodini o ricevute, alternati a capi di vestiario di scena leggendari o iconici come gli amatissimi maglioni di mohair e cachemir a collo alto, raffinati foulard e l’immancabile boccetta di Chanel N°5.

 Imperdibile Marilyn – showreel fotografico
Imperdibile Marilyn – showreel fotografico

Il tutto è accompagnato da una serie di importanti e rivelatori aneddoti personali, spesso sottovalutati o poco noti, che vogliono spostare i riflettori e porre la Monroe sotto una luce più corretta e reale: non certo la biondona schiava dei propri capricci troppe volte rappresentata sullo schermo o una tragica prigioniera di incontrollabili sbalzi d’umore. Desiderosa di essere presa sul serio dalla critica cinematografica e di vedere il proprio salario adeguato a quello di altri colleghi, soprattutto uomini, non esita a lasciare Hollywood per New York, mettersi totalmente in gioco prendendo lezioni di recitazione da Lee Strasberg e fondare una propria casa di produzione, la Marilyn Monroe Production, che le garantisce la massima libertà artistica: a essa si devono i celeberrimi Fermata d’autobus e Il principe e la ballerina. Grazie a questa mossa è la prima attrice che riesce a firmare con la 20 Century Fox un contratto che le permette non solo di approvare il direttore della fotografia e il regista ma persino di girare con produttori e studios indipendenti oltre a ottenere un cachet di 100.000 dollari a film.

Imperdibile Marilyn – copioni cinematografici
Imperdibile Marilyn – copioni cinematografici

Dimostra, inoltre, una grande umanità unita a un temperamento estremamente volitivo quando si tratta di sostenere i più deboli o le minoranze: lanciando un chiaro segnale antirazzista alla cultura estremamente conservatrice degli anni ’50, riesce a far ottenere a Ella Fitzgerald – suo idolo musicale – un ingaggio al Mocambo, locale che generalmente ospita solo artisti bianchi. Lo fa promettendo al proprietario che siederà ogni sera a un tavolo in prima fila se scritturerà la cantante. Quando l’allora marito, il drammaturgo Arthur Miller, viene sospettato di avere legami con il Comunismo, i direttori dello studio iniziano a fare pressione perché lo lasci evitando così di compromettere la sua carriera. Lei non solo rifiuta ma rincara la dose definendoli vigliacchi e accompagnerà il compagno a testimoniare di fronte alla House of Representatives Committee on Un-American Activities (HCUA). E quando, in occasione della premier londinese del film La battaglia di Rio della Plata, deve incontrare la giovanissima e coetanea Regina Elisabetta all’Empire Theatre di Leicester Square pare sia d’obbligo indossare un sobrio abito da sera scuro. Lei, invece, opterà per uno splendido e scollatissimo modello in lamé dorato, che le lascia le spalle quasi nude: la stampa l’attaccherà ma lei dichiarerà, divertita, a Life “se avessi seguito tutte le regole, non sarei mai arrivata da nessuna parte”.

 Imperdibile Marilyn – allestimento
Imperdibile Marilyn – allestimento

Più bella che mai, impegnata ad arredare la sua prima vera casa – quella villa a Brentwood, vicino Los Angeles, acquistata senza l’aiuto di nessuno – e prossima a sposare nuovamente l’amatissimo Joe Di Maggio, Marilyn Monroe viene trovata morta in circostanze misteriose il 5 agosto: alcune testimonianze sono contraddittorie, così come il referto autopico. Iniziano a diffondersi voci circa un coinvolgimento dei fratelli John Fitzgerald e Bob Kennedy – spesso indicati come suoi amanti dalle cronache scandalistiche dell’epoca – o della mafia americana. Ma forse è solo tanto difficile accettare la morte di una stella simile, la cui luce si teme possa smettere di brillare per sempre: quella stessa luce che, invece, inizia a farsi più radiosa perché ormai distante da ogni offuscante vicenda umana. La mostra Imperdibile Marilyn vuole aggiungervi un’ulteriore sfumatura: quella della consapevolezza di sé e del proprio valore. Un colore che le è stato troppo spesso negato di indossare.

locandina

Imperdibile Marilyn

Dal 17 maggio al 30 novembre 2017
Roma, Palazzo degli Esami
Lunedì – giovedì: 10:00 – 20:00
Venerdì – sabato: 10:00 – 23.00
Domenica: 10:00 -21:00
Ingresso consentito sino a un’ora prima
www.imperdibilemarilyn.it

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