"Sessantotto su tela". L'arte ribelle degli anni della protesta in mostra a Milano

Arte Ribelle milano mostra — “ARTE RIBELLE. 1968-1978 Artisti e gruppi dal Sessantotto.”

“ARTE RIBELLE. 1968-1978 Artisti e gruppi dal Sessantotto.” Con l’avvicinarsi dei cinquant’anni dalla simbolica data del “Sessantotto”, la Galleria Gruppo Credito Valtellinese ospita dal 12 ottobre al 9 dicembre 2017 -nel suo spazio meneghino di Corso Magenta- una mostra che indaga la produzione artistica italiana ispirata ai moti rivoluzionari dell’emblematico anno.

Protesta politica, rivoluzione, libertà. Questi i temi che -originatisi dalle prime proteste in USA del 1965 contro la guerra nel Vietnam e poi dilagati nel resto del mondo- sono alla base delle riflessioni che hanno originato le quasi ottanta opere, i documenti illustrati e le testimonianze fotografiche in mostra.

Il progetto, ideato da Marco Meneguzzo, con Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra -direttori artistici delle Gallerie-, indaga il tentativo di costruire, da parte degli artisti italiani dell’epoca, un linguaggio artistico allo stesso tempo politico e popolare. L’esposizione si concentra su un gruppo piuttosto ristretto di artisti –provenienti da Milano e Roma– e mette a confronto due tipi di approccio alle vicende storiche del tempo: il linguaggio “alto” dell’arte concettuale e quello “basso” delle illustrazioni delle riviste del tempo –meritevoli di aver costruito un dialogo con le grandi masse- e della cosiddetta “propaganda”.

Sulle orme della mostra del Centre Pompidou di Parigi –che nel 2008 ha celebrato il movimento della “Figuration Narrative”- è opportuno che anche Milano, centro pulsante delle proteste studentesche e operaie in Italia, “faccia altrettanto con gli artisti e anche coi semplici illustratori, che furono testimoni attivi di quella stagione, e che costituirono un esempio importante, duraturo e linguisticamente non secondo a nessuno nell’Europa di quell’epoca”, nelle parole dei due direttori.

Tra i protagonisti della retrospettiva spiccano i nomi di Vincenzo Agnetti, Franco Angeli, Emilio Isgrò, Mario Schifano, Ugo La Pietra, e Franco Vaccari. A questi si affiancano personaggi che –spesso in anonimato- hanno operato nel campo delle illustrazioni e della comunicazione visiva. Il tutto per comporre un corpus ragionato di opere e documenti che possa comunicare allo spettatore il fervore di un decennio, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, che ha irreversibilmente cambiato l’assetto socio-politico italiano e mondiale.