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Le spiagge inaspettate di Alessandra Giovannoni

Alessandra Giovannoni Alessandra Giovannoni. Primo giorno di mare
Alessandra Giovannoni
Alessandra Giovannoni. Primo giorno di mare

Ultimi giorni per la mostra di Alessandra Giovannoni alla Galleria Rubin di Milano

Sono ben undici anni che i dipinti ad olio di Alessandra Giovannoni non si vedevano a Milano. La personale alla Galleria Rubin ne raccoglie alcuni recenti.

Dimenticate le ampie sale di Bonvesin de la Riva che avevano fatto da sfondo a tele che si allungavano in orizzontale per dare spazio ai lunghi orizzonti dipinti che coglievano Roma nelle sue vie e nei suoi ponti, in un percorso quotidiano e familiare all’artista.
Con “Ombre scure” nella nuova sede della galleria, alle Cinque vie, ci si trova davanti ad opere che mettono a fuoco, anche troppo, una realtà che negli ultimi anni è il quotidiano delle notizie dei telegiornali in Italia. Alessandra Giovannoni riprende un tema di grande attualità: lo sbarco dei migranti sulle spiagge italiane.

Alessandra Giovannoni
Alessandra Giovannoni. Primo mare

La Giovannoni coglie da un lato i momenti di ozio e attesa dei vacanzieri mentre dall’altro c’è lo smarrimento e lo spaesamento dello straniero in terra sconosciuta. Così è organizzata anche la mostra: in una sala i bagnanti e in un’altra sempre le spiagge assolate e il mare che stavolta accoglie figure scure dalla fisionomia disperata.

Fino a raggiungere il culmine nell’opera “La Zattera”, già dal titolo un chiaro riferimento a Géricault. Giovannoni senza imitarne le dimensioni extralarge condivide appieno però la drammaticità del quadro del Louvre. Se il pittore francesce raccontava la sopravvivenza dei naufraghi della fregata Medusa qui la Giovannoni si butta sui corpi quasi indistinti dei migranti che non hanno altri mezzi per intraprendere il loro viaggio disperato. Corpi che tanto fanno pensare ai fagotti accatastati del film “Fuocoammare” (Gianfranco Rosi, 2016).

Alessandra Giovannoni
Alessandra Giovannoni. La zattera

Una mostra piccola ma sorprendente. In cui non tutte le opere sono imperdibili ma alcune sono dei piccoli capolavori che nascono da un uso pacato e sapiente del colore. Composizioni che procedono per sottrazione. Sempre in punta di piedi e con grande delicatezza come nello stile dell’artista romana.

Alessandra Giovannoni
Alessandra Giovannoni. Medusa

Alessandra Giovannoni. Ombre Scure

12-28 ottobre 2017

Galleria Rubin
Via Santa Marta, 8
Milano

Orario: mar – sab 15 – 19.30
T. 02 8909 6921
info@galleriarubin.com
galleriarubin.com

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