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Da Wannenes in asta un tavolo per l’Aida, i piatti del Re di Prussia, porcellane Doccia e Meissen

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Dopo l’asta dedicata all’antiquario Ezio Governale che ha raccolto € 1.392.736 del 19/20 settembre, ora l’offerta della casa d’aste Wannenes entra nel vivo. Come sempre il mese di novembre è quello più denso di appuntamenti. Il 13 è in arrivo l’asta di “Argenti, Avori, Icone e Oggetti d’Arte Russa” che si terrà, come sempre, nelle sale di Palazzo del Melograno a Genova. Il giorno seguente sarà il turno degli “Arredi, ceramiche e vetri”. L’esposizione dei lotti inizierà il 9 novembre e proseguirà fino al 12.

Tra i lotti presenti il catalogo si impongono i ventuno piatti d’argento del berlinese Johann George Hossauer (1794 – 1874) realizzati nel 1829 per il matrimonio del principe Guglielmo di Prussia con Augusta di Sassonia-Weimar-Eisenach, avvenuto il 21 giugno di quell’anno (lotto 125, stima 10.000 – 15.000 euro): era un dono di nozze del padre di Guglielmo, il re Federico Guglielmo III di Prussia (1770 – 1840).

servizio in argento per il principe Guglielmo Di Prussia
Lotto 125
Parte di servizio in argento per il principe Guglielmo Di Prussia, Berlino, 1829-1850, orafo Johann George Hossauer. Stima € 10.000 – 15.000

I piatti, piani e di servizio, recano l’aquila di Prussia coronata con la collana dell’Ordine dell’Aquila Nera, e sono uniti ad altri due en suite ma decorati con il motto Gott mit Uns per il principe Federico Carlo (1828-1885) nipote dell’imperatore Guglielmo I, per un peso complessivo di oltre diciotto chilogrammi. Hossauer era noto in Germania per la qualità dei prodotti in stile anglosassone che uscivano dalla sua fabbrica di opere in rame, oro, argento: per questa committenza di Corte, l’orafo berlinese si è ispirato al servizio eseguito nel 1806 dagli orafi londinesi Digby Scott e Benjamin Smith II per la famiglia del barone William Bagot I.

Una fontana in argento realizzata a Milano nel XX secolo dall’orafo Fiorentini, alta un metro e mezzo e pesante 65 chilogrammi (lotto 53) ha una stima di 25.000 – 35.000 euro, mentre tra gli avori appare di grande qualità un boccale in avorio con montatura in argento dorato e vetri del XIX secolo decorato con una scena dall’antico (lotto 184, stima 5.000 – 7.000 euro).

Fontana in argento,
Lotto 53
Fontana in argento, Milano, XX secolo, orafo G. Fiorentini Stima € 25.000 – 35.000
Boccale in avorio
Lotto 184
Boccale in avorio con montatura in argento dorato e vetri, XIX secolo Stima € 5.000 – 7.000

Una notevole, per impatto decorativo e dimensioni, torre a sezione esagonale in argento, smalti e lapislazzuli della fine del XIX secolo realizzata dall’orafo viennese Hermann Böhm (lotto 209) ha una valutazione di 10.000 – 15.000 euro; una grande zuppiera in argento a base ovale decorata con motivi geometri realizzata a Mosca nel 1781 (peso gr 4670) è stimata 8.000 – 12.000 euro (lotto 235), mentre tra le icone si distingue per la sua affettuosa bellezza “La Vergine consola le mie pene” con riza in argento dorato e smalti cloisonnè, eseguita a Mosca nel 1896 – 1908 dall’orafo Orest Kurlokov (lotto 416, stima € 20.000 – 30.000 euro).

Torre in argento
Lotto 209
Torre in argento, smalti e lapislazzuli, Vienna, fine del XIX secolo, orafo Hermann Böhm. Stima € 10.000 – 15.000
Zuppiera in argento,
Lotto 235
Zuppiera in argento, Mosca, 1781 Stima € 8.000 – 12.000
Icona raffigurante "La Vergine consola le mie pene"
Lotto 416
Icona raffigurante “La Vergine consola le mie pene” con riza in argento dorato e smalti cloisonnè, Mosca, 1896-1908, orafo Orest Kurlukov Stima € 20.000 – 30.000

 


Il 14 novembre, sempre nelle sale genovesi, saranno dispersi arredi, sculture, oggetti d’arte e ceramiche provenienti da varie proprietà. In catalogo un bassorilievo centinato in marmo quattrocentesco scolpito da Gregorio di Lorenzo (Firenze 1436 ca. – Forlì 1504 ca.): raffigurante la Madonna col Bambino che stringe un uccellino e due cherubini, in questa opera il brillante allievo e collaboratore di Desiderio da Settignano appare in contatto con gli artisti della sua generazione come lo stesso Desiderio, Mino da Fiesole e Antonio Rossellino, nel delicato e intimo sviluppo dei soggetti mariani (lotto 613, stima 35.000 – 50.000).

Gregorio Di Lorenzo
Lotto 613
Gregorio Di Lorenzo (Firenze, 1436 ca. – Forlì, 1504 ca.)
Madonna con bambino che stringe un uccellino e due cherubini 1460 circa. Bassorilievo centinato in marmo. Alt. cm 65, larg. cm 40 (lo spessore cm 14)
Stima € 35.000 – 50.000

Un grande bronzo romano, databile al XVII-XVIII secolo, raffigurante una grande aquila ad ali spiegate e poggiante su una tartaruga, riprende con forza l’iconografia di San Giovanni Evangelista (un’iconografia che include spesso sotto gli artigli dell’aquila un globo con un serpente o un mostro) (lotto 581), la stima è 10.000 – 15.000 euro. Una coppia di tavoli parietali in legno intagliato, scolpito e dorato, Luigi XVI e di gusto piranesiano, proveniente dalla Galleria Sangiorgi di Roma, una delle più note gallerie di Roma negli Anni Trenta: questi due arredi sono magnifici esempi della miglior produzione romana tra il 1770-1780 circa, destinati alla grande committenza, romana e non, del tempo (lotto 580, stima 70.000 – 100.000 euro). Infine un tavolo in legno intagliato e laccato del XIX secolo, appartenuto al grande collezionista Peter Zervoudachi e realizzato probabilmente intorno al 1868 per la “prima” mondiale dell’Aida di Verdi (ma eseguita poi nel 1871) al Teatro dell’Opera Khedivale del Cairo in occasione dell’inaugurazione Canale di Suez (lotto 629), è offerto in catalogo con una stima tra i 10.000 ed i 15.000 euro.

Gruppo in bronzo e rame sbalzato
Lotto 581
Gruppo in bronzo e rame sbalzato, XVII-XVIII secolo Stima € 10.000 – 15.000
Coppia di consoles in legno intagliato
Lotto 580
Coppia di consoles in legno intagliato e dorato, Roma, seconda metà del XVIII secolo Stima € 70.000 – 100.000
Lotto 629 Tavolo in legno intagliato e laccato, XIX secolo stima € 10.000 - 15.000
Lotto 629
Tavolo in legno intagliato e laccato, XIX secolo stima € 10.000 – 15.000
Tavolo in legno intagliato e laccato
Lotto 629
Tavolo in legno intagliato e laccato, XIX secolo stima € 10.000 – 15.000
(dettaglio)

 


La parte centrale del catalogo del 14 novembre è dedicata alle maioliche e porcellane (con un picco nel nucleo di vetri) e presenta una vasta scelta di materiali, provenienti da vari centri di produzione italiani ed europei. Tra le porcellane segnaliamo due importanti insiemi, un grande servizio da tavola di Doccia con decoro al tulipano, databile agli ultimi anni del Settecento (lotti 808-811, stima € 11.000- 13.400), ed un bell’insieme da caffè e tè prodotto a Meissen negli anni tra il 1763 ed il 1774 (lotti 797-804, stima € 6.000 – 8.000). E’ elegantemente dipinto con mazzi di fiori in monocromo grigio sottolineati in oro: un decoro questo, notevole per la qualità dell’esecuzione e l’eleganza della cromia, denominato nei registri della manifattura Blumen Bukett in Grisaille-Malerei e che costituisce un esempio emblematico dell’influenza di Sèvres sulla ceramica europea a partire dalla guerra dei Sette Anni (1756-1763). E’ interessante notare come questa influenza, evidente anche in molti particolari di forma di questo servizio, non riesca a sopraffare alcune caratteristiche formali della produzione della manifattura sassone, quali il profilo piriforme della caffettiera e quello arrotondato del portatè.

Lotti 808-811 Parte di un servizio in porcellana policroma con decoro “al tulipano”, manifattura Ginori a Doccia, circa 1780 – 1820. Stima € 11.000- 13.400
Lotti 808-811
Parte di un servizio in porcellana policroma con decoro “al tulipano”, manifattura Ginori a Doccia, circa 1780 – 1820. Stima € 11.000- 13.400
servizio da tè e da caffè
Lotto 797-804
Parte di servizio da tè e da caffè in porcellana policroma, manifattura di Meissen, circa 1770. Stima € 6.000-8.000

Anche le maioliche presentate si segnalano, come detto, per la varietà delle fornaci di provenienza, e sono databili per lo più tra Sei ed Ottocento: Montelupo, Lombardia, ma anche Sicilia e Napoli… Notevole il nucleo di sei, tra albarelli ed orcioli, parte della nota farmacia Caracciolo-Orsini-Carafa, uscita dalla bottega castellana dei Gentile tra Sei e Settecento: elegantemente decorato con l’arma delle tre famiglie tra un decoro vegetale, questo insieme ha sempre suscitato un grande interesse, dimostrato dagli esemplari conservati in alcune grandi collezioni pubbliche e private (lotti 757-762, stima € 8.400 – 9.600)

Albarelli e orcioli
Lotti 757-762
Albarelli e orcioli in maiolica policroma della spezieria dell’Ospedale di San Giacomo degli Spagnoli a Napoli, Bottega dei Gentile, Castelli d’Abruzzo, circa 1685 – 1700. Stima € 8.400 – 9.600
Albarelli e orcioli
Lotti 757-762
Albarelli e orcioli in maiolica policroma della spezieria dell’Ospedale di San Giacomo degli Spagnoli a Napoli, Bottega dei Gentile, Castelli d’Abruzzo, circa 1685 – 1700. Stima € 8.400 – 9.600

 

>>>ARGENTI AVORI ICONE E OGGETTI D’ARTE RUSSA
13 Novembre 2017

>>>ARREDI SCULTURE E OGGETTI D’ARTE
14 Novembre 2017

>>>CERAMICHE E VETRI
14 Novembre 2017

ESPOSIZIONE
9-12 NOVEMBRE 2017
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2, Genova
10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00

www.wannenesgroup.com

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