La Fondazione Musei Civici di Venezia e la National Gallery of Art di Washington hanno avviato dal 2015 un progetto di ricerca per festeggiare i 500 anni dalla nascita di Jacopo Tintoretto, tra i giganti della pittura europea del XVI secolo e, indubbiamente, quello che più ha “segnato” Venezia con il marchio inconfondibile del suo genio, dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019
Venezia celebra Tintoretto. Palazzo Ducale e Gallerie dell’Accademia spalancano le proprie porte al genio terribile del pittore veneziano. Per i 500 anni dalla nascita, le più importanti istituzioni lagunari -Scuola Grande di San Rocco, Curia Patriarcale e le molte chiese che ancora oggi conservano opere di Tintoretto- partecipano al progetto “Tintoretto 1519-2019”. Un grande evento che coinvolge tutta la città che si concretizza nella mostra in due sedi: dagli anni della sua precoce affermazione giovanile (Gallerie dell’Accademia di Venezia), fino alla stupefacente vitalità creativa della maturità (Palazzo Ducale). Un percorso integrato di straordinari capolavori provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private del mondo, coordinata da esperti internazionali.
A seguire, dal 3 marzo fino al 30 giugno 2019, la mostra sarà alla National Gallery of Art di Washington: un evento del tutto eccezionale trattandosi della prima presentazione in Nord America della pittura del grande artista veneziano.
Chiamato dai dogi e dai notabili veneziani ad abbellire i palazzi e le chiese della città con il suo straordinario talento espressivo, ma anche con la dotta conoscenza dei vasti repertori iconografici della storia, Tintoretto ha lasciato di sé una testimonianza di inestimabile valore che trova nel cinquecentenario la perfetta occasione per essere celebrata e meglio conosciuta. A più di ottant’anni dall’unica importante esposizione (1937) che Venezia gli abbia dedicato, Jacopo Tintoretto torna dunque protagonista di un grande progetto che fornirà una visione assai rappresentativa della sua carriera, dalle prime opere, del 1540 circa, fino ai lavori degli ultimi anni, quando Jacopo è ormai la figura dominante della pittura lagunare.
Grazie ai più recenti studi sulla sua arte e agli illuminanti interventi conservativi degli ultimi due decenni, l’evento renderà possibile l’analisi rigorosa dei dipinti e della loro cronologia. In particolare l’occasione consentirà, grazie al sostegno di Save Venice Inc., anche l’esame scientifico e il restauro di numerosi dipinti presenti a Venezia, a cominciare da alcune opere del Museo Correr e dalle straordinarie tele dell’Anticollegio, dell’Atrio Quadrato e della Sala degli Inquisitori di Palazzo Ducale, che il pubblico potrà così ammirare nella loro compiuta forza espressiva.
Nel percorso espositivo nell’Appartamento del Doge – a cura di Robert Echols e Frederick Ilchman, con la direzione scientifica di Gabriella Belli – si potranno ammirare una settantina circa di dipinti di Tintoretto e un nucleo raro di disegni, per illuminare il processo creativo del maestro, scelti con particolare riferimento ai dipinti esposti. Tra questi: prestiti eccezionali dai musei italiani e da quelli di Londra – la National Gallery, la Royal Collection, il Victoria and Albert Museum, la Courtauld Gallery – da Parigi, Gent, Lione, Dresda, Otterlo, Praga, Rotterdam.
Dal Prado di Madrid arriveranno cinque opere straordinarie, comprese Giuseppe e la moglie di Putifarre (1555 circa), Giuditta e Oloferne (1552- 1555) e Il ratto di Elena (1578- 1579), di oltre tre metri di lunghezza. Susanna e i vecchioni, celebre e fascinoso capolavoro del 1555-1556, giungerà dal Kunsthistorisches Museum di Vienna e, grazie agli Staatliche Museen di Berlino, si vedrà in mostra il nobile Ritratto di Giovanni Mocenigo (1580 circa). E poi importanti opere dall’America: da Chicago a New York, da Philadelphia a Washington.
Tutte le informazioni: http://www.visitmuve.it