La Sovrintendenza Speciale di Roma ha reso noto che il riposizionamento dell’anulare destro del capolavoro di Bernini è perfettamente riuscito. Il Sovrintendente Francesco Prosperetti chiarisce gli aspetti della vicenda.
Dopo le preoccupazioni ( e le polemiche) suscitate in seguito alla scoperta della mancanza dell’anulare della mano destra della celebre Santa Bibiana di Gian Lorenzo Bernini , la Sovrintendenza Speciale di Roma ha reso noto che il riposizionamento della parte mancante è perfettamente riuscito sotto la supervisione dell’ente stesso.
Diversamente da quanto avevano ipotizzato alcuni giornali, l’incidente non è avvenuto durante il trasporto della statua dall’ultima mostra presso la Galleria Borghese fino all’omonima chiesa che da sempre custodisce il capolavoro di Bernini ma, come aveva riportato ArtsLife nel precedente articolo, durante il riposizionamento dell’opera sul suo piedistallo.
Lo ha chiarito il Sovrintendente Francesco Prosperetti in un’intervista al quotidiano La Repubblica chiarendo anche un altro aspetto importante della vicenda -anche questo evidenziato su ArtsLife – legato allo spostamento della statua per la mostra monografica su Bernini ospitata alla Galleria Borghese di Roma :
“La sovrintendenza di Roma forse non avrebbe mai dato l’autorizzazione a spostare una statua di questa importanza per portarla nella mostra dedicata a Gian Lorenzo Bernini se non fosse stato necessario di intervenire con un restauro importante per questa statua e quindi rimuoverla dal contesto originario che è stato curato, progettato e pensato in ogni dettaglio da Gian Lorenzo Bernini che, in questo caso, non è solo scultore ma anche architetto. Il restauro è stato indispensabile per restituire il godimento della statua nelle sue condizioni originarie”.
La scultura infatti, era stata rimossa dalla sua sede nella metà del Settecento per realizzare un calco e in quell’occasione si era danneggiato il basamento tanto da determinare la rotazione di qualche grado della statua rispetto alla collocazione originaria. Questo a sua volta determinava uno sfasamento degli effetti che il Bernini aveva studiato nel minimo dettaglio, come lo sguardo rivolto esattamente verso l’affresco della volta e la cadenza della luce sulle parti lucide. Ora la statua si trova collocata nella sua originaria ed esatta posizione. Fortunatamente, nell’incidente la parte mancante si è staccata di netto senza frantumarsi e questo ha permesso un intervento veloce e preciso. Durante le prime fasi della vicenda, la mancanza di una versione ufficiale – forse a causa della festività del Primo Maggio – aveva fatto temere il peggio sulle sorti dell’anulare della mano destra della statua. La speranza è che l’incidente serva almeno come inizio di un dibattito costruttivo sui limiti e su tutte le precauzioni da adottare nel caso di interventi su strutture così preziose e delicate.