Quest’anno Mimmo Rotella avrebbe compiuto 100 anni. La Fondazione Mimmo Rotella e l’associazione culturale Mimmo Rotella Institute annunciano una serie di manifestazioni volte a celebrarlo. Gli eventi coinvolgeranno più sedi in diverse città, denominatore comune sarà l’arte innovatrice di Mimmo Rotella.
Milano, Roma, Catanzaro. Tre città legate alla vita e all’arte di Mimmo Rotella lo celebrano quest’anno con diverse mostre e iniziative.
Mimmo Rotella è stato un precursore, anticipatore spontaneo che ha guardato più alla sperimentazione che alla celebrazione, ma che con la sua arte ha spalancato prospettive inedite. Il percorso che l’ha condotto a diventare protagonista assoluto della scena artistica italiana nel ‘900 inizia a Roma, quando direttamente dai muri preleva poster e manifesti. Inizialmente si limita a ricomporli secondo un gusto informale, per poi delineare la tecnica, del tutto personale, che diventerà sua cifra stilistica: i dècollages. Da qui in poi l’evoluzione verso i retro d’affiches, gli artypos, i blanks fino alle ultime produzioni.
Galleria Christian Stein: “Mimmo Rotella”
Dall’11 maggio al 13 ottobre 2018
Inaugurazione: giovedì 10 maggio 2018, ore 16.00 (Pero); ore 19.00 (Milano)
Via V. Monti 46, 20016 Pero (MI); Corso Monforte 23, 20122 Milano
Dislocata nelle due sedi della galleria a Milano e Pero, la mostra propone un percorso espositivo composto da circa 60 opere. L’allestimento mira a delineare la linea coerente che parte dalla rielaborazione del manifesto pubblicitario. Sono gli anni ’50 e Mimmo Rotella si impossessa dei manifesti affissi lungo le strade e con essi dell’immaginario popolare. Lo fa grazie ai décollages e i retro d’affiche, articolate composizioni formali generate per sovrapposizione e rimozione di diversi strati di carta uniti tra loro. Carta materia (1958), Technicolor (1961) e Ero io (1958) sono il punto di partenza dell’esposizione milanese, che prosegue poi con gli artypos degli anni ’60/’70. Si tratta di opere in cui la selezione scavalca l’atto artistico. Selezione di quell’insistenza visiva che ha caratterizzano l’Italia elettrizzata dal boom economico che in seguito l’artista deciderà di silenziare. Con gli anni ’80 e i blanks i manifesti diventato muti, annebbiati da uno strato di velina che ne cela l’esplicito messaggio a favore di una riflessione evocativa. In alcuni casi emergono però rare tracce, indizi di quanto si sarebbe voluto comunicare, come in Pic nic (1980) e Brown Blank (1980).
Blanks e artypos sono presenti anche nelle sale della Galleria Stein a Pero, anche se lo spazio maggiore è dedicato alle sovrapitture e décollages tardi. Con gli anni dall’80 al 2000 l’artista concentra il proprio impegno verso la pittura anche grazie agli influssi del graffitismo statunitense e della Transavanguardia italiana. Nelle sovrapitture rotella agisce intervenendo sui décollages rivestendoli con un segno pittorico distonico e provocante. Ne sono un esempio La casa dello studente (1988), CeSSna (1988) e Profili (1992-1994).
Casa della Memoria: “Mimmo Rotella”
dal 7 ottobre 2018 al 31 gennaio 2019
Inaugurazione: domenica 7 ottobre 2018
Vico delle Onde 7, 88100 Catanzaro
La città natale di Rotella celebra il suo artista più celebre. A Catanzaro si aprono le porte della Casa della Memoria, la casa-museo restaurata e aperta dall’artista nel 2005. Era iniziata proprio fra le mura della casa natale la carriera di Rotella, al quale la città dedica una mostra volta a sottolineare la sua importanza per la vita culturale cittadina. Attraverso un intreccio di opere, documenti ed elementi biografici saranno sviluppate le tappe del percorso creativo dell’artista evidenziandone i punti salienti, con una particolare attenzione al legame tra il maestro e la sua terra d’origine.
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: “Mimmo Rotella Manifesto”
dal 30 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019
Inaugurazione: lunedì 29 ottobre 2018, ore 19.00
Viale delle Belle Arti 131, 00197 Roma
Mimmo Rotella apre le porte della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e ne allestisce le pareti con i suoi manifesti. Una selezione temporale e iconica di opere e documenti dialogheranno al fine di far emergere il linguaggio attraverso cui l’artista ha espresso il suo immaginario. Come a Milano, anche qui sarà possibile ammirare l’intera evoluzione che il suo stile ha vissuto: dai primi décollages agli ultimi di grandi dimensioni, passando per i retro d’affiches e video e materiali integrativi. Come quelli, per esempio, dedicati al Manifesto dell’Epistaltismo, testo redatto da Rotella nel 1949 con l’obiettivo di definire una forma poetico-performativa ispirata al jazz.