Continua a crescere il mercato dell’arte asiatico, soprattutto sull’asse dell’arte contemporanea.
Ad alimentarlo, però, ormai non è solo Cina, ma anche nuovi Paesi con una storia di collezionismo forte o emergente come Giappone, Corea e Taiwan, che stanno assumendo sempre un peso maggiore nelle aste internazionali.
Sotheby’s ha recentemente diffuso il report “Contemporary Art in Asia” e i dati parlano chiaro: per la casa d’aste il solo valore delle vendite della Spring Contemporary Art Sale a Hong Kong nel 2018 ha raggiunto i HK$565,8/ US$ 72.5 milioni, pari al +1.4% rispetto alle competitor Christie’s e Phillips, confermandosi così leader di mercato nel fronte asiatico.
Come si è visto nelle recenti aste a Londra (soprattutto di Impressionist & Modern), rimane alto l‘appetito asiatico per i grandi capolavori dell’arte occidentale. Da quanto riportato da Artnet News la scorsa settimana, infatti, alcuni dei lotti più importanti delle aste londinesi sono stati aggiudicati proprio a clienti asiatici: fra questi in particolare c’era da Christie’s un bronzo di Rodin, il Bacio, venduto ad un cliente al telefono del vicepresidente di Impressionist & Modern art per l’asta Asia, Elaine Holt, a £12.6 milioni. Sempre da Christie’s, un acquerello di Schiele, Kniendes Mädchen, sich den Rock…, ha visto un’agguerrita contesa fra due offerenti al telefono entrambi dall’Asia, per poi essere aggiudicato a un rappresentante Christie’s per Taiwan, alla cifra di ben £1.56 milioni ($2 milioni), più del doppio della sua stima massima.
La richiesta è forte anche per l’arte contemporanea dell’Occidente, come dimostrano i dati dell report di Sotheby’s, con un totale di HK$204.9/ US$26.3 milioni, la cifra più alta realizzata per le vendite di arte occidentale in Asia, coprendo più della metà del mercato (il 52% contro il 36% di Christie’s e il 12% di Phillips).
Questa primavera c’è stato il debutto asiatico di un grande maestro italiano come Lucio Fontana, che ha visto un Concetto spaziale- Attese del 1965 aggiudicato a ben HK 28.8 milioni/US $3.7 milioni (+ 1.9 rispetto alla stima iniziale).
Per quanto riguarda invece gli artisti asiatici più richiesti, il report mette in luce la costante crescita del mercato del gruppo GUTAI che ha registrato il 100% di venduto e la maggior parte delle opere hanno visto raddoppiare la loro stima iniziale.
Sotheby’s può fra l’altro vantare di aver segnato molti record mondiali per artisti di questo gruppo, fra i quali Tanaka Atsuko, Motonaga Sadamasa, Umae Chiyu e i sempre più richiesti Shiraga Kazuo e Shozo Shimamoto. Proprio Umae Chiyu, per esempio, nelle ultime aste primaverili a Hong Kong, è stato venduto a HK $9.1 milioni/ USA $1.2 milioni , raddoppiando il suo precedente record mondiale.
Altra artista da segnalare, ormai star internazionale, è Yayoi Kusama. Sotheby’s evidenzia nel suo report come l’essere stata protagonista delle mostre più suggestive e di largo successo pubblico nei maggiori musei americani e mondiali, abbia contribuito sicuramente alla costante e positiva performance dell’artista anche sul mercato, con 100% di venduto nel 2018 e molte opere che hanno raggiunto cifre record. Sotheby’s vanta in particolare ben 6 record dell’artista, di cui 4 segnati proprio nella piazza di Hong Kong.
I collezionisti cinesi hanno privilegiato a lungo e sostenuto soprattutto la propria arte contemporanea cinese, che è spesso il primo approdo d’interesse a cui giungono i più giovani. Spesso, dopo aver fatto prima pratica con vini e gioielli, durante loro prime aste d’arte si interessano ai connazionali.
Nonostante oggi l’interesse di una clientela cinese sempre già colta e sofisticata si sia espanso, si mantiene ancora forte anche il mercato dell’arte contemporanea cinese, che ha registrato per Sotheby’s a Hong Kong ben HK$83.8/ US$ 10.7 milioni (la Evening Sale più alta di sempre: raddoppiata la stima iniziale e duplicato il totale delle vendite della primavera 2017).
Cresce infine, secondo il report, la copertura globale raggiunta da Sotheby’s nell’ultimo anno anche per attrarre e raggiungere sempre più questi nuovi “luoghi” di collezionismo, tramite soprattutto i contenuti social e multimediali e un attento storytelling: +18 milioni sono state le visualizzazioni dei video sul sito di Sotheby’s e sui suoi canali social, con più di 15 milioni di reazioni avute sugli ads fatti comparire nei display con un’accorta indicizzazione sui siti d’arte e lusso.