“Tu sei Agatha” in scena al Franco Parenti: quando l’amore è proibito (per gli altri)
Trovare l’amore della propria vita, quello che non può essere superato e scalfito da niente al mondo, negli occhi del proprio fratello: è questa la vicenda drammatica narrata in Tu sei Agatha, spettacolo teatrale prodotto dal Teatro Franco Parenti.
In una villa abbandonata Agatha incontra suo fratello per comunicargli la decisione –per entrambi dolorosa- di partire e andare a vivere con un uomo che ha incontrato. Dopo il gelo iniziale, tra i due si svilupperà un dialogo fatto di ricordi vividi, teneri e drammatici al contempo: l’esistenza che li ha legati indissolubilmente in un rapporto molto lontano dalla morbosità morfologica dell’incesto, li vedrà uniti contro le insidie di un mondo che paiono non aver mai vissuto appieno se non nei momenti in cui sono stati insieme.
Christian La Rosa e Valentina Picello regalano un’interpretazione d’impatto, complice un testo modulato sulle corde dell’emotività più intensa.
La scena è vuota, lo spazio teatrale stretto e sviluppato in profondità, quasi a rimarcare lo spessore onirico del racconto: un adattamento di Agatha di Marguerite Duras – testo autobiografico pubblicato in Italia da Sellerio nel 1997- curato dall’ottimo Lorenzo Ponte.
Le luci (curate da Giuliano Almerighi) assumono in questa rappresentazione un valore fondamentale: i protagonisti sono raccontati anche “attraverso la luce”, che a momenti li inonda, li sfuma, li cancella, li tratteggia.
“Tu sei Agatha è la storia di un amore e del tentativo di sopravvivere alla sua forza”: la pièce, recitata nella sua interezza dai due attori completamente nudi, toglie al sentimento bruciante i panni del pregiudizio e della pudicizia imposti dalla morale comune, mettendo in risalto l’intensità di un amore che, per quanto proibito, riesce comunque a diventare l’unica ragione di vita per i protagonisti.
È in scena dal 9 ottobre e lo sarà ancora fino al 21, al Franco Parenti di Milano.
“Tu sei Agatha”, da Agatha di Marguerite Duras
adattamento e regia Lorenzo Ponte
con Christian La Rosa e Valentina Picello
scena Davide Signorini
musica Sebastiano Bronzato
luci Giuliano Almerighi
produzione Teatro Franco Parenti