Arriva a Palazzo Morando di Milano “Milano e il cinema”. Tra fotografie, video-clip e manifesti inediti l’esposizione analizza e racconta il rapporto tra la città di Milano e l’industria cinematografica. Dall’8 novembre 2018 al 10 febbraio 2018 le sale dello storico palazzo di Via Sant’ Andrea ospitano preziose testimonianze sull’evoluzione del cinema a partire dalle prime sperimentazioni degli anni Dieci, fino agli anni settanta (l’epoca d’oro), arrivando ai giorni nostri. Di rilevante importanza è, inoltre, l’excursus sulla nascita di un genere-commedia del tutto milanese che ha visto affermarsi artisti come Renato Pozzetto, Diego Abatantuono e Adirano Celentano.
La mostra, curata da Stefano Galli, ripercorre un secolo di storia del cinema a Milano, analizzandone i legami col territorio. Dalle opere in mostra si evince come le vie della capitale meneghina, dai Navigli alle guglie del Duomo di Milano, siano state il “set” novecentesco preferito dei registi. “Milano e il cinema” è un’immersione sulla Milano di un tempo e fa rivivere una realtà non troppo lontana dalla nostra attuale.
Il capoluogo lombardo è stato teatro delle prime sperimentazioni in ambito cinematografico in Italia, centro di sperimentazione, creatività e capitale nascente dell’industria filmica. Il trasferimento dell’attività nella capitale, con la creazione dei teatri capitolini e la nascita di Cinecittà a Roma, ha fatto perdere la centralità a Milano. Dopo l’euforia iniziale, che aveva portato al proliferare di sempre nuove società filmiche, la fiorente Milano si ritira dalla scena produttiva restando un “set” per gli anni a venire. Bisognerà aspettare la fine della seconda guerra mondiale per vedere “risorgere” Milano che sarà trasformata in un set di pellicole nuove dove sorgeranno capolavori assoluti come “Miracolo a Milano” di De Sica.
Un altro spazio viene dato al cinema poliziesco con parecchie locandine di diversa misura. Le tematiche si basavano generalmente su indagini di polizia che prendevano spunto da fatti di cronaca nera dell’epoca, rappresentati successivamente in chiave enfatica. Ha il suo “boom” negli anni settanta e i primi inizi degli anni ottanta.
Nonostante fosse caduta in secondo piano, Milano, negli anni Sessante riesce a riprendersi e dar vita a due importanti filoni. Il settore pubblicitario, con il celebre Carosello e il settore industriale, dove aziende come Pirelli ed Edison arrivano in supporto alle realtà cinematografiche.
La mostra da spazio anche ai “luoghi del cinema”, importanti e imponenti stabilimenti cinematografici a Milano sono stati quelli di Turro, zona poco distante dal centro città, costruiti da Luca Comerio considerato il pioniere dell’industria cinematografica in italia e anche gli stabilimenti ICET.
Le oltre 200 opere, a colori e non, sono tratte dalle più importanti pellicole del tempo tra cui: Gli uomini che mascalzoni di Mario Camerini (1932), Miracolo a Milano di Vittorio De Sica (1951), Audace colpo dei soliti ignoti di Nanni Loy (1959), Lo svitato di Carlo Lizzani (1955), Siamo tutti milanesi di Mario Landi (1953) e I Soliti ignoti di Mario Monicelli (1958).
Informazioni utili
Milano e il cinema – Palazzo Morando. Costume, moda, immagine. Via Sant’Andrea 6, Milano.
Dall’8 novembre 2018 al 10 febbraio 2019
Date e orari
Martedì- domenica: 10.00-20.00 , Giovedi 11:00-22:30
Biglietti
Intero : 12 euro ridotto 10 euro
Per tutte le altre informazioni visitare il sito ufficiale