A scoprire i manufatti una donna che passeggiava nel prato, ed ha visto affiorare le due sculture, probabilmente emerse grazie alle recenti abbondanti piogge
“Busti come questi erano solitamente collocati vicino o anche dentro una grotta sepolcrale, e potrebbero aver rappresentato sommariamente i tratti fisiognomici del defunto“. Queste le prima parole di Eitan Klein, funzionario dell’Israel Antiquities Authority, dopo il sensazionale ritrovamento avvenuto nei giorni scorsi in un campo vicino al parco nazionale di Beit Shean, nel nord del Paese, dove si trovano rovine di una città romana e bizantina conosciuto in epoca antica come Scythopolis.
Ancor più clamorose sono le modalità della scoperta: visto che a farla è stata una donna che passeggiava nel prato, ed ha visto affiorare le due sculture, probabilmente emerse grazie alle recenti abbondanti piogge. I busti maschili sono a grandezza naturale, scolpiti in pietra calcarea, e secondo gli studiosi dell’IAA risalirebbero al periodo tardo romano, circa 1.700 anni fa.
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