Il pastore Jan van Raemdonck, della chiesa di Sint-Ludgerus a Zele, a 70 chilometri a nord di Bruxelles, è convinto che la Sacra Famiglia rubata sia un originale del Buonarroti
Una notizia del genere, normalmente andrebbe letta con un sorriso a dopo poco dimenticata. Ma quando due grandi organi di informazione come Guardian e Time se ne occupano, allora magari è il caso di dedicarle qualche riga. Di che parliamo? Pochi giorni fa ignoti ladri sono entrati nella chiesa di Sint-Ludgerus a Zele, cittadina a una settantina di chilometri a nord di Bruxelles, e hanno rubato un dipinto raffigurante una Sacra Famiglia, donato alla chiesa 16 anni fa dall’ex senatore belga Etienne Cooreman. Solo a furto avvenuto, il pastore Jan van Raemdonck ha annunciato rivelato la sua convinzione che si trattasse di un’opera di Michelangelo: e di aver già fissato un appuntamento per una perizia con l’esperta del grande artista rinascimentale Maria Forcellino, che avrebbe esaminato l’opera pochi giorni dopo.
Su cosa si basano le convinzioni del sacerdote-detective? Sulle somiglianze con un disegno attribuito con certezza a Michelangelo appartenente alla Portland Collection, raccolta dalla famiglia Cavendish-Bentinck e da tre anni esposta al pubblico, che presenta lo stesso Gesù addormentato in grembo a Maria mentre Giuseppe e San Giovannino vegliano su di lui. Ma sono sufficienti delle affinità formali per sospettare l’autenticità di un dipinto? Quanti sono gli artisti che nei secoli hanno prodotto opere “d’aprés” Michelangelo? E non insospettiscono le dimensioni relativamente modeste per una Sacra Famiglia? Dubbi destinati a rimanere senza risposte, almeno fin quando la polizia non risolverà il caso…