A Milano nascerà sui Navigli il Ponte Alda Merini, a Como le intitoleranno un sentiero. Mentre uno spettacolo teatrale gira già il Paese raccontando la donna, poetessa, madre
Il 1 novembre 2009 moriva a Milano Alda Merini, la celebre poetessa dei Navigli, una delle scrittrici più amate e popolari degli ultimi decenni in Italia e non solo. Di cosa fare per celebrarla nel decennale della scomparsa si sta parlando già da tempo, e ora si entra nel vivo. Ci sono progetti strutturali, come quello del Ponte Alda Merini, quel passaggio che a Milano unisce Ripa di Porta Ticinese all’Alzaia Naviglio Grande, che la poetessa percorreva ogni giorno e che dal 2019 porterà proprio il suo nome. “Ho già comunicato al comitato che il ponte intitolato ad Alda Merini è una bellissima idea che condivido pienamente”, ha avuto modo di dire l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, “e che l’intitolazione avverrà nel 2019 in occasione del decennale della sua scomparsa“. Un po’ più a nord, arriva la proposta che, quando cadrà il decennale della scomparsa, venga intitolato alla Merini l’attuale “Sentierone per Como”, tratto terminale della percorso che collega il capoluogo lariano con Brunate, luogo di origine della sua famiglia.
Intanto anche il teatro si muove: e “Dio arriverà all’alba”, spettacolo in omaggio ad Alda Merini, dal 20 al 24 febbraio tornerà in scena a Roma al Teatro Due, dopo aver debuttato lo scorso anno con un tour che ha registrato grande entusiasmo nel pubblico. Scritto da Antonio Nobili, lo spettacolo prende spunto dai versi della poetessa per narrare la quotidianità come fonte inesauribile e imprevedibile della sua produzione. Raccontando il personaggio in tutte le sue sfaccettature, di donna, poetessa, madre, prendendo spunto dagli incontri con uno studente impegnato in una ricerca sulla poesia contemporanea.
