Dalla gaffe di Trump all’offerta di aiuto dall’Italia, dalle reazioni social al discorso di Macron, fino alla macabra copertina di Charlie Hebdo. Ecco come ha reagito il mondo alla tragedia di Notre ‘Drame’. Articolo in continuo aggiornamento.
“Si può anche non credere a niente ma ci sono dei momenti nella vita in cui si prega il dio del primo tempio che ci sta dinanzi” V. Hugo
Mentre i pompieri lottavano contro le fiamme che sembravano voler divorare tutto, centinaia di parigini e turisti, radunati sotto la cattedrale, cantavano l’Ave Maria. In quei minuti concitati, l’annuncio dell’Arcivescovo di Parigi, monsignor Michel Aupetit:
“A tutti i sacerdoti di Parigi: i vigili del fuoco continuano a lottare per salvare le torri di Notre-Dame. Se volete, potete suonare le campane delle vostre Chiese per invitare alla preghiera’
La notizia che tutto il mondo attendeva è arrivata intorno alle 23:00 dai pompieri di Parigi: “La struttura di Notre- Dame è salva e preservata nella sua totalità”. Notre-Dame è salva e forse lo siamo anche noi. E non possiamo che ringraziare quel vigile del fuoco che, nello svolgere il suo lavoro, è rimasto ferito. Le preghiere dei tanti parigini accorsi sotto la cattedrale ora saranno tutte anche per lui. Così come gli applausi erano tutti per i suoi colleghi.
Tante le reazioni nel mondo. Non mancano, come sempre, anche commenti a dir poco sgradevoli sui vari social ma nel complesso, nelle ore concitate dell’incendio, il mondo si è unito in un unico grido di dolore. E l’immagine destinata a diventare iconica di questa tragedia è il disegno di Cristina Correa Freile pubblicato dall’artista sul suo account Instagram durante le ore concitate della lotta all’incendio e che rappresenta la versione disney del gobbo di Notre-Dame che abbraccia la cattedrale. Un’immagine semplice e diretta che in breve tempo è diventata virale sui social.
Impossibile riportare tutti i commenti del mondo della cultura, della politica, dello spettacolo e dello sport sulla tragedia che ha colpito Parigi. Ci soffermeremo quindi, su quelli particolarmente significativi che vanno al di là del doveroso dispiacere per quanto accaduto, percepito da tutti come una tragedia per tutta l’umanità.
Uno dei primi commenti a caldo è stato quello di Donald Trump e si è risolto in una gaffe. Il Presidente esortava infatti i francesi ad agire in fretta ” forse per spegnerlo potrebbero essere usati degli aerei antincendio”. Pur non nominando apertamente il Presidente Trump, poco dopo è arrivato il tweet della Protezione Civile francese che rispondeva a quanti esortavano ad usare i canadair: “Rilasciare acqua da un aereo su questo tipo di edificio potrebbe causare il crollo dell’intera struttura”.
Tra le varie dichiarazioni, una è particolarmente commovente, soprattutto per noi italiani. Il tweet del Teatro La Fenice, risorta dalle ceneri di ben due incendi ( 1836 e 1996):
” Siamo stati assaliti dal fuoco, ma dal fuoco siamo risorti più forti di prima. Siamo al vostro fianco, amici, non temete!”
Ovviamente tutti i musei del mondo in queste ore stanno twittando il loro dolore pubblicando a corredo dei loro messaggi, le opere delle proprie collezioni che ritraggono la bellezza di Notre-Dame.
Importante il messaggio del nostro Ministro di beni culturali Alberto Bonisoli pubblicato sulla sua pagina Fcebook:
Ho appena avuto un colloquio telefonico con l’ambasciatrice italiana in Francia, alla quale ho chiesto di riferire al mio omologo francese Franck Riester – impegnato al momento a verificare l’entità dei danni dell’incendio che ha devastato la Cattedrale gotica – che il Governo italiano è pronto a mettere a disposizione della Francia i tecnici del Mibac per gli interventi di ricostruzione di #NotreDame. Si tratta di personale qualificato che ha maturato grande esperienza dopo gli incendi della Fenice di Venezia e della cappella della Sindone di Torino. La Cattedrale di Notre Dame è un simbolo della Francia ma anche patrimonio dell’umanità.
Prima del Ministro Bonisoli, anche il Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini aveva offerto tutto l’aiuto possibile al popolo di Parigi (anche se le tre faccine dispiaciute a corredo del tweet non donavano al messaggio un aspetto molto ‘istituzionale’ ma questa è la nuova comunicazione e ce ne faremo una ragione).
Come al solito fuori dagli schemi la reazione a caldo di Vittorio Sgarbi che durante un suo intervento in diretta al TG1 ha così commentato:
“Dobbiamo non essere troppo tristi, è grave ma non è irreparabile, tutto quello che vediamo è in costruzione ottocentesca per cui quello che si perde è quello che era già stato rifatto nella seconda metà dell’Ottocento’
Il giorno dopo la tragedia, arriva immancabile la macabra copertina di Charlie Hebdo, che ritrae Macron con i capelli a forma di cattedrale in fiamme. Con un sorriso sinistro il Presidente annuncia che comincerà dall’ossatura, . Un riferimento che unisce la ricostruzione di Notre-Dame al discorso alla nazione sulle riforme, atteso ieri e rimandato proprio a causa dell’incendio divampato nella cattedrale. Sinceramente ci si aspettava qualcosa di più pungente, considerate le vignette a dir poco crude dedicate alle tragedie italiane. Forse l’umorismo nero del giornale satirico è ormai superato dai meme dei social che dissacrano tutto lo scindibile umano in pochi secondi? La qualità non è la stessa certo ma i concetti spesso sono ancora più spiazzanti di tante vignette che ormai fanno fatica a ‘stare sul pezzo’.
Intanto cominciano a fioccare varie sottoscrizioni di fondi in tutto il mondo. Da Parigi si pensa ad una grande sottoscrizione internazionale ufficiale Per il momento si registra un aiuto più che concreto da parte del miliardario Francois Pinault – marito dell’attrice Salma Hayek e amministratore delegato di Kering – che ha annunciato di voler donare 100 milioni di euro per contribuire alla ricostruzione di Notre-Dame. Subito dopo l’annuncio della famiglia Arnault proprietaria del gruppo LVMH che donerà 200 milioni di euro.
Apocalittici i titoli dei quotidiani francesi che titolano: ‘Notre Drame’ (Libération), Notre-Dame Des Larmes (Le parisien) e L’Impensable (Le Telegramme), Le dèsastre (Le Figaro).
Pieno di speranza invece il messaggio del Presidente Macron che dopo aver ringraziato i pompieri per il lavoro svolto e rivolto un pensiero ai cattolici di Francia e di tutto il mondo così come agli abitanti di Parigi:
” Notre Dame è la nostra storia, la nostra letteratura, il nostro immaginario. E’ il luogo in cui abbiamo vissuto i nostri più grandi momenti, le epidemie, le guerre, le liberazioni: é l’epicentro della nostra vita. E’ nei libri, nei quadri….è una cattedrale che è di tutti i francesi: anche di quelli che non sono mai venuti qui. Questa è la nostra storia e ora brucia. Questa tristezza, questa emotività è in tutti i cittadini ma questa sera voglio avere anche parole di speranza Tutti insieme salveremo questa cattedrale. Il progetto che abbiamo per i prossimi anni comincerà subito: lanceremo un appello ai più grandi talenti, sono tanti, verranno qui e daranno il loro contributo e noi la ricostruiremo perché è quello che si aspettano i francesi che si aspettano da noi, perché la nostra storia lo merita.”
Ma Trump sta antipatico a qualcuno?
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