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Come dipingeva il padre dell’astrattismo Vasilij Kandinsky? La magistrale lezione della Tate

Wassily Kandinsky

“Il colore è la tastiera, gli occhi sono il martelletto, l’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che suona, toccando un tasto o l’altro, per provocare vibrazioni nell’anima.”

Wassily Kandinsky, precursore e fondatore della pittura astratta, nacque a Mosca nel 1866 e crebbe a Odessa. Dopo un percorso di studi in diritto ed economia, accettò una cattedra all’università di Dorpat, in Estonia,  ma all’età di 30 anni lasciò la posizione accademica per iniziare a dipingere.

Fiorì come pittore e incisore, ma anche come filosofo e teorico dell’arte. Il suo stile personale si formò sotto l’influsso parallelo della cultura artistica europea e di quella russa, della tradizione e della contemporaneità, con una forte influenza musicale; non a caso molte sue opere hanno il titolo di “composizione”.

Nel video della Tate, l’artista coreana Sui Kim spiega la tecnica pittorica di Kandinsky e realizza un dipinto ispirandosi a una delle opere più popolari della collezione della Tate, “Cossacks”, 1910.

Wassily Kandinsky

 

Kandinsky, Cossacks, 1910

 

Kandisky, Giallo, rosso, blu, 1925

 

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