Esibizione numero 14 di Takashi Murakami alla Galerie Perrotin di Parigi. Presente il suo iconico personaggio Mr. DOB e anche una nuova serie dedicata ai pesci.
Talvolta un artista, soprattutto se giovane, fatica a trovare un gallerista che creda in lui. In altri casi più rari, come è accaduto a Takashi Murakami, la fatica è nel tenere il gallerista a distanza. Incipit ironico che ben evidenzia la passione che muove Emmanuel Perrotin all’artista da quando nel 1993 si sono conosciuti: 14, con quella attuale, le mostre dell’artista alla Galerie Perrotin di Parigi. Se non un caso unico, sicuramente un rapporto particolare che, come detto, si è recentemente arricchito.
Learning the Magic of Painting, dal 16 ottobre al 21 dicembre, apre la Salle de Bal al numero 60 di rue de Turenne, solitamente visitabile solo su appuntamento, e ne occupa con circa 30 opere di Takashi Murakami.
Ampio spazio è dedicato a Mr. DOB, il personaggio iconico creato dall’artista nel 1993. Per questa mostra Murakami ha creato sei nuovi ritratti di Mr. DOB in tela, sagomata lungo i contorni del personaggio. Nel mezzo della stanza, una scultura di 5 piedi rappresenta lo stesso personaggio a figura intera. La figura di Mr. DOB è stata ispirata da diversi personaggi animati tra cui Doraemon, Sonic e Topolino. Il suo nome è il diminutivo dell’espressione dobojite, che significa “perché” in giapponese. Accompagnando Takashi Murakami nel suo esistenziale interrogarsi, DOB ha sviluppato una psicologia complessa al punto da diventare un avatar dell’artista. Pensati come complementari ai ritratti di Mr. DOB, Murakami ha realizzato degli autoritratti caricaturali, anch’essi in tela sagomata.
Nella stanza adiacente allo spazio principale di Salle de Bal, l’artista presenta l’inedita scultura Devil Ko2, l’ultima di una serie di sculture tratte dai manga, rese in modo iper-sessualizzato e a grandezza naturale, che include anche Miss Ko (1997), Hiropon (1997), My Lonesome Cowboy (1998) e Nurse Ko2 (2011). La scultura sarà affiancata da una fotografia di Takashi Murakami, scattata nel 2004, con una giovane donna vestita con un costume da Devil Ko2.
Con altri due pezzi, appartenenti a una nuova serie intitolata Panda Flower Ball, Murakami propone una reinterpretazione di un motivo ricorrente nel suo lavoro: i fiori.
Il piano inferiore evidenzia invece il debito di Murakami nei confronti della pittura tradizionale giapponese. Due grandi dipinti, lunghi quasi 33 piedi, e tre tondi rappresentano un pesce nel suo mondo acquatico, reso nei toni blu monocromatici su uno sfondo pallido. Esposto per la prima volta qui in Francia, questo nuova serie di Fish Paintings si ispira a un motivo originariamente dipinto su un vaso risalente alla dinastia Yuan in Cina (c.1206-1368). In queste opere, l’iconografia antica si combina con ricordi dell’infanzia dell’artista: in particolare le passeggiate lungo il fiume con suo padre e la contemplazione dei pescatori di carpe.