Van Gogh. I colori della vita. L’attesissima mostra sarà un coinvolgente viaggio sulle tracce del pittore olandese attraverso i luoghi e le figure cruciali che ne hanno determinato l’evoluzione del colore. I capolavori del pittore olandese dialogheranno con le opere di Monet, Pissarro, Seurat, Hiroshige, Hokusai e, naturalmente, Gauguin.
Van Gogh. I colori della vita
E’ partito il conto alla rovescia all’inaugurazione di quella che si preannuncia come una grande mostra e che avrà come protagonista Van Gogh, i luoghi e gli artisti che ne hanno ispirato i capolavori. Oltre 100 opere – 80 circa quelle di Van Gogh – tra dipinti e disegni, comporranno la mostra che sarà ospitata nel cuore di Padova, nel Centro San Gaetano.
‘I colori della vita‘ – questo il titolo dell’esposizione che aprirà al pubblico il 10 ottobre 2020 – oltre alle opere di Van Gogh, proporrà dunque anche un interessante dialogo con gli artisti che hanno influenzato il percorso di crescita come Monet, Pissarro, Seurat, Hiroshige, Hokusai e, naturalmente, Gauguin.
Le opere provengono da importanti prestiti internazionali, a cominciare dal Van Gogh Museum e dal Kröller-Müller Museum. Tra i capolavori in mostra anche il celeberrimo autoritratto di Vincent con il cappello di feltro, prestito eccezionale del Van Gogh Museum.
Curatore della mostra sarà Marco Goldin che negli ultimi anni ha contribuito alla conoscenza a 360 gradi del pittore e dell’uomo van Gogh, attraverso mostre, libri e spettacoli teatrali in tutto il paese. Non si è trattato della solita mostra riproposta in varie sedi museali magari cambiando solo il titolo del progetto e l’impianto dell’allestimento: ogni esposizione, nel corso degli anni, ha avuto un taglio diverso e ha approfondito un determinato argomento in tutte le sue sfaccettature.
In questo caso, ‘I colori della vita’, come suggerisce il titolo, si soffermerà sull’evoluzione del colore nel processo creativo del genio olandese, attraverso quelle suggestioni che ne hanno guidato il cammino artistico e interiore.
E questo non può prescindere dal seguire l’itinerario dei suoi spostamenti alla ricerca dell’ispirazione e ancor di più dalla fuga da se stesso. Si partirà dal Brabante olandese, fino alle miniere del Borinage in Belgio ed infine tra Arles, Saintes-Marie -de-la-Mer e Saint-Rèmy-de Provence nella Francia meridionale. Un viaggio che lo stesso Goldin ha ripercorso insieme ai suoi collaboratori per ricercare, attraverso le immagini riprese dal drone, lo scenario più coinvolgente e immersivo possibile per l’allestimento che si preannuncia quindi, come un suggestivo contesto alle opere in mostra.
Non solo infiniti campi di grano dalle sfumature che dal giallo intenso degradano verso un caldo bronzo, il candore dei mandorli, il verde brillante dei pioppi e il vento profumato dai fiori di lavanda e camomilla. In questa ricerca del colore che rende i quadri di Van Gogh unici al mondo, sono importanti anche le figure che l’artista incontra nel suo cammino: i contadini, i tessitori, gli anziani dell’Ospizio dell’Aja e così via.
Molti saranno gli eventi collaterali che accompagneranno la mostra a partire da un ciclo di cinque lezioni, tenute da Marco Goldin, per anticipare la mostra dedicata a Van Gogh, in modo da approfondirne la conoscenza. Tutti i particolari saranno svelati durante una conferenza che si terrà il 13 gennaio 2020 nell’auditorium del Kröller-Müller Museum a Otterlo, in Olanda.
Padova. La meraviglia del colore: dopo Van Gogh arriva la Storia dei cieli da Canaletto a Monet
La mostra si inserisce in una più vasta rassegna intitolata ‘Padova. La meraviglia del colore” che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e Linea d’ombra – che si occupa dell’organizzazione delle mostre – hanno messo a punto, sottoscrivendo un rapporto di collaborazione destinato a svilupparsi tra il 2020 e il 2022. Alla grande mostra dedicata a Van Gogh infatti, ne seguirà una altrettanto prestigiosa intitolata ‘Storia dei cieli da Canaletto a Monet‘ allestita sempre presso il Centro Altinate San Gaetano, dal al 30 ottobre 2021 al primo maggio 2022. Un dialogo ideale con la Cappella degli Scrovegni di Giotto – uno dei più grandi capolavori nella storia dell’Arte- e gli studi di Galileo con il cannocchiale.