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L’Annunciazione da San Gimignano: Filippino Lippi accende il Natale di Milano

Fillipino Lippi, Angelo Annunziante
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Da San Gimignano arriva a Milano il dittico dell’Annunciazione di Filippino Lippi. Ospitata a Palazzo Marino, l’opera rinnova il rapporto tra le due città e ne valorizza vicendevolmente i valori. Dal 29 novembre 2019 al 12 gennaio 2020.

Come ogni anno a Natale Milano si fa un regalo. Temporaneo, ma pur sempre prezioso: proprio come il 25 dicembre, l’occasione migliore per stringersi attorno a ciò che abbiamo di più caro. Allo stesso modo Palazzo Marino apre le porte per accogliere il capolavoro di Filippino Lippi e i cittadini che entreranno in comune per ammirarlo. Si tratta dell’Annunciazione, un dittico tondo raffigurante da una parte L’angelo annunziante e dall’altro L’Annunziata.

L’angelo si presenta inginocchiato sul pavimento in prospettiva centrale, con la scia dello Spirito Santo che gli sfiora la testa e si proietta verso la Madonna posta nel quadretto adiacente. Qui lo spazio appare più arioso e aperto, con Maria illuminata dalla luce divina. Particolarmente curate anche le cornici in legno intagliato, dipinto, dorato e argentato, realizzate probabilmente sei anni più tardi rispetto al dipinto da Antonio da Colle, attivo a San Gimignano nella seconda metà del Quattrocento.

Filippino Lippi, Vergine Annunziata
Filippino Lippi, Vergine Annunziata

Proprio la città di San Gimignano, da sempre proprietaria del dipinto, gioca un ruolo fondamentale nell’unire una certa narratività storica al valore artistico dell’opera. La città toscana, come anticipato, è infatti la storica proprietaria dell’opera: la commissionò nel 1482 per ornare la sede del Municipio. Le ragioni di questa committenza sono rintracciabili tanto nell’aspetto religioso quanto in quello politico. Così se da una parte il soggetto dell’Annunciata è sempre stato particolarmente caro a San Gimignano ( la celebrazione della Santissima Annunziata, il 25 marzo, rappresentava il primo giorno dell’anno secondo il calendario fiorentino), dall’altra l’ambizioso progetto intendeva rinvigorire l’incerta atmosfera cittadina. Pur essendo ormai lontana la potenza che la città aveva espresso nel Trecento, San Gimignano provava in ogni caso a rimanere un centro importante, frequentato da Benozzo Gozzoli e Pinturicchio, Benedetto da Maiano e Antonio del Pollaiolo, il Ghirlandaio e Pier Francesco Fiorentino. Lo stesso Filippino, che al tempo dell’opera aveva solo 26 anni, era allievo di Sandro Botticelli ed era già impegnato in importanti committenze tra cui la Cappella Brancacci a Firenze. I tondi, realizzati tra il 1483 e il 1484, sono ora conservati nella Pinacoteca Civica di San Gimignano.

Si spiega così il valore artistico e storico che Milano intende valorizzare ponendolo nel centro della sua offerta natalizia:

Con la città di Milano ci lega un rapporto di stima e la volontà di intensificare il dialogo e la collaborazione fra Enti del nostro paese Italia. Se guardiamo alla nostra storia troviamo ancora connessioni preziose con la città di Milano: l’architetto Piero Bottoni che negli anni 50 ha redatto il nostro piano regolatore di San Gimignano proteggendo e valorizzando il nostro centro storico con le sue torri. Non ultimo lo zafferano, la spezia che noi coltiviamo fin dal Medioevo, ancora oggi preziosa DOP di San Gimignano, e ingrediente rinomato della cucina milanese”

Carolina Taddei, Assessore alla Cultura del Comune di San Gimignano

La mostra è curata da Alessandro Cecchi, uno dei maggiori studiosi dell’arte toscana tra Quattro e Cinquecento, e sarà presentata nella Sala Alessi di Palazzo Marino con un allestimento dedicato, un ampio apparato didattico e la proiezione di un video.

Fillipino Lippi, Angelo Annunziante
Fillipino Lippi, Angelo Annunziante

*Fillipino Lippi, Angelo Annunziante

Scheda informativa

Filippino Lippi
L’Annunciazione

Periodo
29 novembre 2019 – 12 gennaio 2020

Sede
Milano, Palazzo Marino, Sala Alessi
Piazza della Scala 2

Ingresso libero

Orari di apertura al pubblico
Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 20.00
(ultimo ingresso alle ore 19.30)
Giovedì dalle ore 9.30 alle ore 22.30
(ultimo ingresso alle ore 22.00)

Chiusure anticipate
7 dicembre chiusura ore 12.00 (ultimo ingresso alle ore 11.30)
24 e 31 dicembre 2019 chiusura ore 18.00
(ultimo ingresso alle ore 17.30)

Festività
8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio aperti dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30)

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