Cinque cose da sapere su Ansel Adams, il fotografo pionieristico e ambientalista identificato con la maestosità del West americano
1- Il suo amore per la natura è stato scatenato dalla California, dove è nato nel 1902. Ansel Adams è cresciuto in una casa tra le dune del Golden Gate – lo stretto tra San Francisco e la Contea di Marin – prima che venisse costruito il famoso ponte che collega i due promontori. L’area intorno a San Francisco era ancora selvaggia allora, Adams era solito fare lunghe escursioni che lo hanno aiutato a sfuggire alle preoccupazioni finanziarie dei suoi genitori.
2 – Avrebbe potuto diventare un pianista da concerto. Adams suonava il piano e sembrava destinato a far diventare questa passione la sua professione. Ma mentre si dedica allo studio della musica e alla padronanza dello strumento, dal 1916 inizia anche a visitare il Parco Nazionale di Yosemite ogni estate. “Lo splendore di Yosemite è stato glorioso”, avrebbe scritto più tardi. ‘C’era luce dappertutto. Per me è iniziata una nuova era”. Ha iniziato a tradurre quella luce in immagini, con una macchina fotografica Kodak Box Brownie.
3 – Il desiderio di una messa a fuoco più nitida e di toni e contrasti più profondi portò Adams a diventare una figura di spicco nella “fotografia pura“. Due incontri hanno influenzato molto la sua vita: quello, nel 1930, con il fotografo Paul Strand, un pioniere dell’estetica pura. E poi nel 1933 con Alfred Stieglitz, un gigante della fotografia modernista americana. Dopo aver esaminato il portfolio di Adams, Stieglitz dichiarò che alcune delle fotografie erano le più belle che avesse mai visto.
4- Ha scritto dieci manuali tecnici sulla fotografia e ha persino consigliato importanti figure come Edward Weston, suo amico e collega fotografo della West Coast.
5- Adams ha trovato un “maggior senso del colore” attraverso le immagini in bianco e nero. Si è avventurato nell’uso del colore, spesso per incarichi commerciali e solo occasionalmente per la sperimentazione artistica. Tra il 1946 e il 1948, in particolare, fotografò in modo prolifico su pellicola Kodachrome. Il suo lavoro è senza dubbio cambiato, ma non è mai stato del tutto soddisfatto dei suoi lavori a colori.